Ostacolavano le loro attività, li minacciavano e li umiliavano. Queste le condizioni in cui si sono trovati a lavorare gli operai della Saggese Spa, ditta che si è aggiudicata la gara lanciata da Aler per rivestire la facciata esterna dei palazzi popolari in una zona a Nord di Milano.
Dopo un anno di cantieri, l'impresa ha iniviato ad Aler un dossier in cui chiede "una proroga di 130 giorni" della data di termine della ristrutturazione a causa delle condizioni in cui sono stati costretti a lavorare gli operai.
Come riporta Il Giorno, oltre a varie problematiche di ordinaria amministrazione, a rallentare i lavori anche "la prepotenza degli inquilini (di cui il 50% irregolare) che, sentendosi padroni degli stabili, minacciavano con fare prepotente gli operai, costringendo gli stessi a non iniziare i lavori prima delle nove in quanto si disturbava il sonno, oppure colpivano con escrementi gli operai per puro divertimento", si legge nel report. In allegato, 40 pagine di foto che dimostrano la preoccupante situazione.
"È da un anno che viviamo questa situazione: quando si lavora nei palazzi
popolari può andare così", hanno spiegato dalla Saggese al quotidiano. Sul piede di guerra invece il consigliere regionale M5S, Nicola Di Marco: "Urgono azioni incisive e mirate".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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