Una finta volontaria drogava le sue vittime per poi derubarle

Carabinieri per mesi a caccia della donna Le sue vittime positive alle benzodiazepine

Una finta volontaria drogava le sue vittime per poi derubarle

Una facciata immacolata, perfetta, da persona cristallina, animata da ottime intenzioni. Caritatevole, disponibile verso il prossimo, una sorta di benefattrice insomma. Che addirittura (o almeno questo era quanto dichiarava lei) passava il tempo libero a raccogliere offerte per i bambini bisognosi. Salvo poi imbastire relazioni con uomini conosciuti online, preferibilmente su Facebook, ai quali dava appuntamento a casa sua. E, una volta conquistatane la fiducia, non esitava a stordirli drogandoli con massicce dosi di benzodiazepine che, per alcune vittime, viste l'età, avrebbero potuto rivelarsi fatali. Quindi, mentre loro se la dormivano della grossa, lei passava al setaccio i loro appartamenti, razziando persino le fedi nuziali.

Questa donna di 47 anni, nata a Vimercate ma ormai da anni residente in Brianza, a Bellusco, è stata arrestata dai carabinieri in questi giorni. Aveva alle spalle precedenti specifici, per furto e circonvenzione d'incapace. Molto abile, scaltra e priva di scrupoli, per procurarsi i farmaci utilizzava prescrizioni mediche fasulle che poi presentava al pronto soccorso sostenendo di seguire una cura psichiatrica.

Le indagini sulla intraprendente signora sono cominciate esattamente un anno fa, sotto la coordinazione della Procura di Monza. Un 83enne di Roncello era finito infatti d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale di Vimercate dopo che il figlio lo aveva trovato in stato di incoscienza. E dall'esame tossicologico era emerso così che era positivo alle benzodiazepine. Una volta risvegliatosi il poveretto si era accorto che gli mancava la fede al dito e una collanina con alcune medagliette che portava al collo. Aveva così raccontato che il suo ultimo ricordo risaliva alla sera prima. Quando si era addormentato dopo aver sorseggiato una tazza di camomilla offertagli da una donna che lui conosceva già e che faceva raccolte di beneficenza.

Sempre un anno fa e sempre a Roncello la donna, conosciuto un 84enne al bar, lo aveva convinto a farsi invitare a casa sua. Stesso copione con camomilla «corretta» alle benzodiazepine e l'uomo si era risvegliato in ospedale a Vimercate con il portafoglio svuotato. Due mesi dopo era toccata a un milanese di 51 anni a cui la donna aveva drogato il drink al cinema. Medesima sorte a un trentino 27enne che, in compagnia della donna, aveva bevuto un'aranciata. Durante il viaggio di ritorno a casa si era sentito malissimo e si era accorto che dallo zaino mancavano 400 euro. A giugno di quest'anno il colpaccio: un 71enne di origine irpina e conosciuto in chat a cui la donna è riuscita a portare via una collezione di monete e pennini d'oro del valore di circa 80mila euro e a utilizzare la sua carta di credito per oltre 4mila100 euro.

È stato l'ultimo colpo, che ha portato all'arresto della donna.

La sua lista di accuse è lunga: rapina aggravata, lesioni personale aggravate, circonvenzione di incapaci, detenzione illecita di sostanze stupefacenti e psicotrope, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

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