Gli scatti d'autore di Ragusa Foto Festival allo Spaziobad

Il Ragusa Foto Festival porta i suoi scatti d'autore a Milano nell'ambito del cartellone di Expo in Città. Dal 20 ottobre al 3 novembre le opere di alcuni degli autori protagonisti della quarta edizione della rassegna dedicata al Mediterraneo, che si è svolta dal 26 giugno al 26 luglio scorso nella città siciliana - ovvero Mario Cresci, Davide Monteleone, Alessandro Penso, Francesco Zizola e con la partecipazione del fotografo ragusano Giuseppe Leone -, saranno esposti alla galleria di Spaziobad, nel cuore dl Milano in zona Brera, in via San Marco 46.

Consolidato e apprezzato a livello nazionale, Ragusa Foto Festival con il suo sguardo sul Mediterraneo, è diventato un appuntamento dedicato alla fotografia contemporanea di grande interesse per fotografi, aspiranti e amatori, motivati a incontrare professionisti e addetti ai lavori, frequentare workshop e partecipare alle letture portfolio e ai concorsi: un motivo in più per vistare la città più a sud d’Italia, tra le più belle testimonianze barocche. Territorio promosso anche attraverso racconti visivi intensi di mondi lontani e vicini come quello di quest'anno che ha offerto spunti di riflessione sul Mediterraneo, mare di frontiera che da millenni contribuisce all’amalgamarsi di culture diverse ma che tristemente negli ultimi anni è oggetto di drammi umani che ci tolgono le parole.

Mario Cresci presenta una selezione d’immagini tratta dalla mostra inedita Prendersi il Tempo proveniente dal suo "immaginario di un Mezzogiorno italiano in cui ho vissuto per molti anni e che oggi rivedo, dal 2004 a oggi, nei miei viaggi lontani dal lavoro professionale. È come scrivere un lungo racconto a puntate senza avere in mente una precisa traccia da seguire ma è anche un modo di fare fotografia simile a quella dei primi viaggiatori che nei secoli scorsi scendevano dal Nord Europa con i loro taccuini e album da disegno per acquarello". In mostra alcune immagini del noto fotografo ragusano Giuseppe Leone, tratte dal suo archivio vintage sulla Sicilia che racconta persone, luoghi, feste, paesaggi e architetture quasi sempre in bianco e nero. In veste di narratore ha condiviso l’esperienza profonda dell'isola con autori come Bufalino, Sciascia, Consolo.

Davide Monteleone propone alcuni scatti tratti dal progetto dedicato al territorio ibleo Natura e industria mai come a Ragusa, che ne rivelano la bellezza e allo stesso tempo le ricchezze: dalla natura all’agricoltura, dalla campagne al petrolio di cui è ricca. Proprio l’oro nero, per certi versi, ha fatto la ricchezza di Ragusa nel corso dei secoli: dalla pietra pece che è entrata a far parte dei materiali di pregio dei più bei monumenti della zona, al petrolio estratto da oltre 50 anni. Il tutto immerso in un’armoniosa natura selvaggia. Alessandro Penso riporta invece al dramma dei migranti. Le immagini scattate in Grecia nei dintorni del porto di Patrasso fanno parte di Lost generation, un lavoro che ritrae ragazzi giovanissimi che dopo viaggi disperati dal Medio Oriente e dall’Asia centrale arrivano in Europa per sfuggire alle guerre che negli ultimi anni hanno martoriato i loro Paesi. La guerra, però, non è che l’inizio della tragedia: tentando di raggiungere l’Europa restano bloccati in la Grecia tra controlli di sicurezza sempre più aspri che spesso degenera in violenza. Francesco Zizola presenta una sola immagine, tratta dalla collaborazione con Davide Monteleone, che in occasione di Ragusa Foto festival 2015 fanno confluire due progetti indipendenti in un’unica installazione dal titolo Abbandoni, per una riflessione sulla condizione dei migranti: quella dell’imbarcazione naufragata il 3 ottobre del 2013 che si trova al largo di Lampedusa, a 50 metri di profondità.

L’iniziativa è stata realizzata insieme con Antiruggine, l’associazione che dal 2012 organizza Ragusa Foto Festival grazie al sostegno dell’assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Ragusa.

(Foto di Davide Monteleone e Francesco Zizola)