La Gam cambia volto e restituisce alla città due collezioni da sogno

La partnership con UBS ha valorizzato le raccolte Grassi e Vismara nel progetto originario di Gardella

La Gam cambia volto e restituisce alla città due collezioni da sogno

Mentre si addensano le nubi sulle future sponsorizzazioni dei capolavori alla Sala Alessi Palazzo Marino, per la cultura milanese buone notizie arrivano da un altro più interessante capitolo del rapporto pubblico privato. Parliamo della partnership tra la Galleria di Arte Moderna della Villa Reale e la UBS, già messa in luce la scorsa stagione con la gradevole mostra temporanea «Year after year» a cura di Francesco Bonami. La collaborazione - nata soprattutto allo scopo di valorizzare un sito prestigioso e la sua raccolta d'arte - presenta oggi la sua seconda tappa: il riallestimento delle sale con un nuovo percorso espositivo che riaccende i riflettori su due fiori all'occhiello, la Collezione Grassi e la Collezione Vismara.

Si tratta di due importanti raccolte entrate a far parte del patrimonio del Museo tra il 1956 e il 1974, e che raccolgono opere significative dell'arte del Novecento. Tra gli aspetti più interessanti, il fatto che il riallestimento è anche il frutto del completato restauro del progetto originale realizzato da Ignazio Gardella alla fine degli anni Cinquanta. Si tratta di un allestimento di stile tipicamente razionalista il cui fulcro è lo scalone che collega il primo piano ai sottotetti, totalmente riprogettato e pensato per assolvere al duplice compito di dare un ingresso monumentale alla raccolta e di iniziare, fin da subito, ad esporre alcune opere, aprendosi poi sulle sale dai bassi soffitti, impreziosite dai profili in ardesia nera e dalla modanatura continua in legno.

Il restauro ha permesso di ripristinare l'aspetto originale, riportando lo scalone ellittico al suo aspetto originario.

Tramite fotografie d'epoca, si è potuto ricreare il disegno originariamente presente sul soffitto dell'ambiente dello scalone. In bella mostra - oltre alle opere di Giuseppe De Nittis, Giovanni Boldini, Gaetano Previati, Giovanni Segantini, Umberto Boccioni, Giorgio Morandi e numerosi altri - vi sono alcuni capolavori di Edouard Manet, Paul Cézanne, Vincent Van Gogh. Le sale della Gam ora ospiteranno degnamente anche la collezione Vismara, le cui opere erano fino ad alcuni mesi fa esposte al piano terra. La raccolta si deve alla donazione del grande mecenate Giuseppe Vismara che nel 1975 mise a disposizione dei musei civici un patrimonio di quaranta capolavori d'arte moderna e contemporanea. In collezione vere e proprie chicche di maestri come Giorgio Morandi, Filippo De Pisis, Arturo Tosi, Mario Sironi, ma anche opere straniere di Pierre-Auguste Renoir, Pablo Picasso, Henri Matisse, Raoul Dufy, Gino Rossi o Pio Semeghini.

«L'alleanza con UBS - sottolinea l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno - è speciale per la GAM e per la città e ora permettono di mettere in luce due collezioni che sono la testimonianza di un modo di concepire la bellezza come mai fine a se stessa, bensì come patrimonio da condividere in vita e da tramandare come eredità preziosa».

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