Guardia giurata si spara: credeva di aver ucciso un motociclista in un incidente

L’investito non era deceduto. Entrambi i feriti sono stati trasportati in codice rosso in ospedale. Sono morti entrambi a poche ore di distanza

Guardia giurata si spara: credeva di aver ucciso un motociclista in un incidente

Una guardia giurata si è puntata la pistola alla testa e ha premuto il grilletto, devastata all’idea di aver investito e ucciso un motociclista. Il centauro, a bordo di una moto Yamaha Fazer, non era però morto, ma gravemente ferito. Steso sull’asfalto, non dava segni di vita. Forse è stato proprio questo a far pensare che fosse deceduto. Gravissimo incidente stradale questa mattina alle prime luci dell’alba in corso XXII Marzo a Milano, all’incrocio con piazza Emilia.

La dinamica

Erano circa le 4 di mercoledì 20 novembre quando un automobilista, passato probabilmente con il semaforo rosso, ha preso in pieno un motociclista di 65 anni sbalzandolo a terra. Il 26enne è subito sceso dalla vettura per soccorrere il ferito ma, quando è arrivato, l’uomo non dava alcun segno di vita, era riverso sull’asfalto, immobile. Preso probabilmente dal panico e dalla disperazione per quella vita, secondo lui, spezzata, il giovane, una guardia giurata, è ritornato alla sua automobile e si è seduto sul sedile. Quasi in trance deve aver estratto la pistola d’ordinanza e ha fatto fuoco sparandosi alla testa, con la chiara intenzione di suicidarsi.

Guardia giurata e motociclista in arresto cardiaco

Quando i soccorritori dell’Azienda regionale emergenza urgenza sono arrivati a bordo di due ambulanze e due automediche, si sono trovati davanti una scena terribile. I due uomini erano entrambi in gravissime condizioni e in arresto cardiaco. Il personale sanitario, dopo aver cercato di rianimare sul posto e stabilizzare le condizioni dei feriti, ha deciso di trasportare entrambi in codice rosso al pronto soccorso. Il 65enne è stato portato all’ospedale Niguarda, mentre il 26enne al Policlinico. Secondo quanto riferito da Milanotoday, il 26enne è stato dichiarato morto poco dopo le 5. Il centauro è invece spirato qualche ora dopo, una volta arrivato in ospedale.

Sul posto sono giunte diverse macchine dei carabinieri del Nucleo Radiomobile e pattuglie della polizia locale. Alle 9 sono ancora presenti sul luogo della tragedia. Agenti e militari si stanno occupando dei rilevamenti sull’asfalto, mentre i colleghi sono impegnati a deviare il traffico, abbastanza sostenuto, essendo adesso l'ora di punta.

Susseguirsi di incroci pericolosi

La scena è apparsa subito comprensibile ai loro occhi. Il centauro era a riverso sull’asfalto, a poca distanza dalla sua moto. La guardia giurata, un dipendente della società Axitea, era invece a bordo della sua auto, senza segni di vita, con la pistola accanto. Nella zona vi sono molte telecamere di sicurezza, proprio per la presenza diversi incroci molto pericolosi, dove avvengono spesso incidenti.

Corso XXII Marzo è l’arteria principale che collega il centro città all’aeroporto di Linate. Importanti saranno i filmati che potranno chiarire esattamente la dinamica dell’incidente. Pochissimi i passanti che possono aver visto quanto avvenuto ed essere quindi tenuti in considerazione come testimoni.

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