Ieri avevano twittato in favore dei manifestanti che hanno imbrattato Milano di scritte spray e di vergogna. Oggi, invece, si tirano indietro. Stiamo parlando di Fedez e di J Ax. Se ieri la Milano imbrattata non li aveva particolarmente colpiti, oggi la Milano messa a ferro e fuoco li ha almeno un po' colpiti. Ieri avanti tutta. Oggi marcia indietro.
Oggi J Ax ha scritto: "Milano sta sanguinando per colpa di qualche centinaio di utili idioti venuti da tutta Europa che aiuteranno, con la loro violenza, proprio quell'Expo che pretendono di protestare. Ma la nostra protesta, quella di noi gente normale, rimane etica, pulita e non violenta. E continuerà. Oggi è la festa del lavoro e volevo ricordare chi di lavoro ancora oggi ci muore, come Klodian Elezi. Lavorava al cantiere della Teem, per la futura tangenziale esterna di Milano. Uno dei tanti lavori in corso per l'EXPO. La società per cui lavorava è coinvolta nelle indagini sulla 'ndrangheta in Lombardia. Ma nessuno ne parla, perché non è trendy. Klodian aveva 21 anni: è morto di Expo".
Fedez, invece, ha detto: "Quello che sta succedendo a Milano trascende qualsiasi giustificazione. Ieri era protesta legittima oggi è scempio. Mai esaltato la violenza! Ed è palese che la manifestazione di ieri e le violenze che stanno avvenendo in queste ore non sono minimamente paragonabili e accomunabili. I danni dei #NoExpo sono poca cosa in confronto alle infiltrazioni mafiose e le speculazioni economiche di Expo. Indignati a giorni alterni!".
Evidentemente non si capisce che la
violenza di chi imbratta o di chi tira uova contro un uomo che espone il tricolore è la stessa di chi oggi ha messo a ferro e fuoco Milano. Ma evidentemente è meglio essere rivoluzionari da tastiera. A giorni alterni, però.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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