Imbrattata la sede Telethon: "Non si può oscurare la voce della ricerca"

Una scritta fatta con la bomboletta nera è comparsa sul muro della sede di Milano: "Telethon tortura, no vivisezione". La direttrice della fondazione: "Ignobili scritte contro la ricerca scientifica"

Imbrattata la sede Telethon: "Non si può oscurare la voce della ricerca"

"Telethon tortura, no vivisezione". Recita così la scritta comparsa questa mattina sul muro della Fondazione Telethon di Milano, in via Poerio. In un momento in cui la scienza è il principale strumento a disposizione per cercare di combattere il coronavirus, una scritta, fatta con una bomboletta nera, deturpa la sede in cui si lavora per la ricerca.

"Non si può oscurare la voce di chi crede nella ricerca", è stata la risposta che la direttrice generale della Fondazione, Francesca Pasinelli, ha affidato ad un lungo post su Linkedin. È stata lei stessa a raccontare la vicenda, spiegando: "Questa mattina abbiamo trovato la facciata esterna della nostra sede di Milano deturpata da ignobili scritte contro la ricerca scientifica". Nella sede di Milano, dice, "lavorano i dipendenti Telethon che si occupano della assegnazione dei fondi ai progetti di ricerca e della complessa gestione per facilitare l’avanzamento della scienza verso la cura. E sempre qui convergono scienziati, donatori, famiglie e rappresentanti delle associazioni di malattia che, da tutta Italia, si incontrano nelle sale riunioni che portano il nome di alcuni dei bambini curati grazie alla terapia genica".

Ma qualcuno ha voluto imbrattare il muro della "casa" di chi affronta "ogni giorno sfide molto delicate senza mai perdere la speranza e la fiducia nella ricerca. Quella stessa fiducia che proprio ieri sera abbiamo sentito invocare dalla voce del Presidente Mattarella per portare il Paese fuori da questo momento difficile". Il riferimento è al discorso del presidente della Reppubblica, che ieri ha invocato fiducia e unità, per superare l'epidemia da Covid-19 che ha colpito l'Italia.

La direttrice generale si augura che si sia trattato di un atto vandalico "ampiamente fuori dal coro", dato anche il momento storico: "In un’Italia in cui il dilagare dei movimenti no-vax ha fatto tornare in circolazione malattie molto rischiose come il morbillo e ci si vaccina ancora pochissimo per l’influenza- spiega Passinelli- la popolazione ora invoca in massa l’immediata disponibilità di un vaccino contro il coronavirus".

E chiarisce come anche il vaccino contro il Covid-19 "sarà messo a punto solo anche grazie alla sperimentazione sugli animali".

Oltre alla scritta sul muro, con la bomboletta nera è stata cancellata anche la targa che indica la sede della Fondazione Telethon. E "naturalmente", sottolinea la direttrice, "pulire questo muro costerà".

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