"È finita la storia che Linate si mangia Malpensa e che un aeroporto cresce solamente se muore l'altro. Questo è il momento di dire ai milanesi che questo aeroporto possiamo renderlo più bello. Un pezzo della nuova Milano arriva al traguardo, gli aeroporti attraggono turismo e portano ricchezza. Ringrazio l'architetto Cerri che incarna il buongusto con cui è stato realizzato questo progetto". Pietro Modiano, presidente di Sea, la società di gestione degli aeroporti milanesi, ha inaugurato con queste parole - spartiacque fra passato e futuro - la facciata della Nuova Linate, la prima parte del restyling che non è solo “formale” del city airport.
È di colore bianco, minimalista, ed è anche simbolicamente bianco come le pagine ancora da scrivere per l’ammodernamento dello scalo che cambierà volto da qui al 2020. Taglio del nastro e festa dal doppio significato perché l'inaugurazione, fra performance e musica, è stata preceduta dalla presentazione del bilancio 2017 di Sea che ha sancito i risultati di un anno record.
"Il 2017 è molto importante per il nostro sviluppo, segna l'avvio di una nuova Sea e di una nuova fase - ha infatti sottolineato Modiano -. La Sea nella quale sono entrato nel 2013 aveva a che fare ancora con i residui dell'uscita di Alitalia e la vertenza handling. Allora il problema era il futuro e la necessità di dare una risposta al dualismo Linate-Malpensa. Se il 2017 è un anno di svolta è perché questa storia del dualismo è finita". Nel solo scalo di Malpensa in un anno "c'è stata una crescita di passeggeri e frequenze e nuove in più che prima non erano coperte”. Così per Malpensa è “iniziata una storia nuova che ha coinciso con la rinascita di Milano come punto di attrazione nel mondo e senza i suoi aeroporti, Milano sarebbe cresciuta meno. Abbiamo rischiato che la città e il suo appeal si degradassero se non avesse avuto un aeroporto intercontinentale con ambizioni globali”. E Linate "consolida i propri volumi di traffico, con una riduzione dell’1,4% dei passeggeri legata al trasferimento a Malpensa di alcune rotte continentali, confermandosi un’infrastruttura essenziale del traffico business e uno dei city airport meglio connessi in Europa con un grande centro metropolitano".
"Ufficializziamo un passo importante ma dobbiamo velocizzare i prossimi lavori che riguardano Linate - ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Dobbiamo immaginare che con uguale solerzia e determinazione si avviino i lavori per la parte interna, la pista e gli arrivi. Milano è una specie di puzzle in cui ogni singola caratteristica da sola significa poco ma l'insieme delle varie caratteristiche stanno aiutando a creare una grande città". E il sindaco ha aggiunto: “Dobbiamo proiettarci avanti di qualche anno, dobbiamo far sì che da qui al 2021 la metropolitana parta e arrivi a Forlanini. Quando in 14 minuti la metropolitana arriverà a San Babila non ci sarà nessuna città al mondo che abbia un servizio del genere”.
Gli aeroporti devono essere in linea con la città - ha concluso -, dobbiamo lavorare anche per far assumere alla Stazione Centrale un altro aspetto perché la forza della nostra città è che chi ci viene continua a volerci tornare perché vede una città in evoluzione. Aeroporti e stazione sono i primi biglietti da visita, questo aeroporto andava fatto. Fiumi di inchiostro e dubbi sul futuro di Linate ora sono passati”.
La prima fase del progetto "Nuova Linate" è completata: l'aeroporto ha finalmente la nuova facciata, che conclude il primo step dei lavori nello scalo che termineranno entro il 2020. È una porta d’accesso moderna e funzionale, improntata sulle due regole di precisione e semplicità dall’architetto Pierluigi Cerri, che segna il cambio di passo nell'esperienza di chi transita dall’aeroporto che in questi mesi di lavori non si è mai fermato mantenendo il pieno livello di operatività. "Il mio intervento è basato su due regole che ne definiscono la riconoscibilità: la precisione, per rapporto alla funzionalità, e la semplicità che è la misura di tutto il progetto. - commentato Cerri -. Due regole che trovano espressione nel colore bianco, perché contiene in sé tutti i colori disegnando una struttura viva e mutabile, mai statica e immobile."
Per la facciata - dallo stile minimalista e “leggero” - il tempo di realizzazione è stato di sei mesi e al progetto hanno lavorato giornalmente al progetto circa 100 persone (che Modiano ha pubblicamente ringraziato) tra dipendenti Sea e lavoratori di 20 diverse imprese per un totale di 70.000 ore di lavoro, di cui circa un terzo durante la notte. La parte vetrata è composta di 780 lastre. Per la pensilina sono stati utilizzati circa 250.000 kg di travi di acciaio e 25.000 bulloni. La facciata è composta di 1.500 lastre di corian. L’investimento previsto per questa prima fase è stato di 8,3 milioni di euro, di cui 3 milioni per la nuova facciata.
In questa prima fase è stata completamente rinnovata la zona arrivi e l’area ritiro bagagli, attraverso nuovi controsoffitti e pareti realizzati in gres, che migliorano la percezione dell’altezza e dell’ampiezza dell’aerostazione.
Nuova anche Vip Lounge di Sea “Leonardo” che, ricollocata in una diversa area dell’aerostazione, dispone adesso di uno spazio di 400 metri quadrati, in grado di accogliere 90 passeggeri, che saranno avvolti dal fascino inconfondibile dello stile italiano, con arredi di design moderno e importanti opere d’arte di Helidon Xhixha e Alessandro Busci.
Fra i "grandi lavori" che dovranno essere effettuati c'è anche il rifacimento della pista, previsto entro il 2019 con il conseguente stop dei voli che saranno spostati a Malpensa (come era avvenuto per lo scalo di Orio al Serio) e saranno potenziati i collegamenti fra la città e l'aeroporto intercontinentale.
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