Luci accese giorno e notte: lo spreco di Sala nella Milano green

I cittadini sono costretti a risparmiare e ridurre i loro consumi, mentre il Comune di Milano spreca risorse lasciando accese tutte le luci

Luci accese giorno e notte: lo spreco di Sala nella Milano green

La crisi energetica sta costringendo migliaia di famiglie italiane a cambiare le proprie abitudini di vita. Un cambiamento obbligato per risparmiare sulle bollette, ormai incontrollate, che stanno diventando sempre più un salasso per le famiglie italiane. Ma nella "verdissima" Milano di Beppe Sala, che si fregia di essere un sindaco ecologista e attento alle tendenze green, sembra che ci sia la tendenza opposta, ossia quella a sprecare energia. Tanto, paga sempre Pantalone, ovvero i milanesi. Infatti, l'amministrazione di Palazzo Marino non sembra essere particolarmente interessata a essere un buon esempio per i suoi cittadini, come dimostra l'ennesimo spreco di energia elettrica (e di soldi pubblici).

Infatti, i nuovi edifici comunali di via Sile hanno le luci accese sia durante il giorno che di notte da ormai due giorni. Una scelta incomprensibile da parte dell'amministrazione pubblica di Milano, in un momento di crisi economica ed energetica, con aziende e famiglie in forte difficoltà. Da una parte ci sono molte imprese costrette a fare i conti con i rincari che, in alcuni casi, costringono alla chiusura, talvolta permanente, causando gravissime ripercussioni al tessuto sociale ed economico del Paese. Dall'altra, invece, c'è l'amministrazione di Beppe Sala che se ne frega di tutto questo e si permette il lusso di lasciare accese le luci, di giorno e di notte, in uno dei suoi edifici.

La denuncia è arrivata da Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale di Milano in forza alla Lega: "La giunta Sala si dimostra ecologista solamente quando deve vessare i cittadini milanesi. Impone l’area B, chiedendo un cambio di automobile anche a chi la ha comprata solo 6 anni fa ma poi lascia edifici pubblici di 7 piani con la luce accesa di notte per giorni, con un notevole esborso per le case comunali".

Un appunto che non fa una piega quello di Silvia Sardone, che quotidianamente raccoglie le lamentele dei cittadini milanesi, che si sentono presi in giro dal loro sindaco. Il malcontento è tangibile nelle periferie della città, che si sentono completamente dimenticate dall'amministrazione, attenta a curare i propri interessi in centro a discapito di tutto il resto della metropoli.

"Possibile che nessuno in Comune si sia accorto di un enorme edificio illuminato di notte? I residenti di questa zona si lamentano dell’atteggiamento del Comune, poco concentrato sui problemi di sicurezza, degrado e disagio sociale e invece interessato solo a sparate ideologiche di dubbia utilità", ha commentato Davide Ferrari Bardile, consigliere municipale della Lega. Una domanda che resterà lettera morta a Palazzo Marino.

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