Magdi Allam si racconta «Io, Oriana e caso Islam»

L'opinionista ospite di Sylos Labini lunedì sera. La fatwa di Hamas e l'amicizia con la Fallaci

Magdi Allam si racconta «Io, Oriana e caso Islam»

«Manzoni Cultura», il format di attualità ideato e condotto da Edoardo Sylos Labini, riaccende i riflettori su uno dei personaggi più scomodi del panorama mediatico di questi anni, Magdi Cristiano Allam. Lunedì sera, il giornalista-opinionista egiziano sarà infatti sul palco della storica sala milanese per riaprire ferite mai rimarginate del conflitto Oriente-Occidente, sulla scia della presentazione del suo ultimo libro autobiografico «Io e Oriana». Grande attesa per la serata (ore 20), dopo il tutto esaurito della scorsa primavera che aveva visto lo stesso Allam raccontare il vero volto del Corano, rieditato a cura de Il Giornale con sue note a margine. «Questa volta - anticipa Sylos Labini - Il personaggio interpreterà appieno il format di un cartellone che ha soprattutto lo scopo di mettere a nudo l'uomo con il suo vissuto, i successi e le sfide». Che nel caso di Magdi Cristiano Allamn si è tinto di toni drammatici, soprattutto all'indomani della fatwa fondamentalista che ha colpito il giornalista nel 2007 dopo la pubblicazione del suo libro «Viva Israele». Al Manzoni, Allam racconterà i momenti difficili causati alla sua famiglia dalla condanna islamica da parte di Hamas durante la sua conversione al Cristianesimo, ma non solo. Andrà a ritroso raccontando episodi inediti della sua vita in Egitto, l'impossibilità di perpetuare una fede dai contenuti non più condivisibili, la vita sotto scorta in Italia a causa delle minacce.

Sarà un faccia a faccia entusiasmante, quello di lunedì, salutato dal direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, già presente alla serata dedicata all'altro volto del Corano. Allam racconterà nuovi particolari inediti del suo rapporto con la giornalista Oriana Fallaci, «la testimonianza della mia eredità spirituale per sua volontà - dice Allam - che io mi sento convintamente dentro nonostante la tensione dialettica che c'è stata nel nostro rapporto e dopo aver preso atto che sull'islam aveva ragione lei».

Durante l'intervista, Allam svelerà pure il volto nascosto del «suo» Egitto, anche in merito al

drammatico e non ancora risolto caso Regeni. Un commento inevitabile, per l'osservatore internazionale, andrà all'America che all'indomani della vittoria di Trump si prepara a nuove sfide anche in rapporto al Medioriente.

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