Da Marras a Hilfiger il cibo ispira la moda

Via alle collezioni primavera-estate 2016 L'anno dell'Expo contagia le passerelle con temi gastronomici e della tradizione

C'è una cosa che va di moda tanto quanto i vestiti in questa fashion week: il cibo. L'effetto Expo non ha tardato a farsi sentire. Sarà, anche se i modelli in passerella sono sempre più magri (qualcuno però è stato avvistato da Mc Donald's), mai come quest'anno gli stilisti hanno deciso di raccontare (oltre che offrire) il buon cibo italiano. A partire da Antonio Marras che ieri sera ha inaugurato la prima mostra fashion su un alimento che non può mai mancare sulla tavola degli italiani: il pane.

In mostra opere fatte di pane (dalle «lacrime» all'altalena) da una collettiva di artisti come Valerio Berruti, Giorgio Donini, Marco Paganini, Gianmarco Porru, Luca Quartana (fino al 30 settembre al Circolo Marras, via Cola di Rienzo). E mentre ieri sera in via Vittor Pisani riapriva lo storico Giannino fresco di restauri, con una grande festa a base di piatti della tradizione milanese-partenopea (e anche i modaioli erano tutti lì), in via Spadari e via San Maurilio, cuore del «distretto» delle Cinque Vie per la prima volta aperto a Milano Moda Uomo) andavano in scena cocktail e degustazioni su strada con un'atmosfera da Fuorisalone.

A fare da trait d'union fra le passerelle degli stilisti e le presentazioni delle collezioni maschili per la prossima primavera-estate, ci ha pensato però per prima la sartoria Caruso. Sabato ha presentato un cortometraggio dal titolo emblematico: «The Good Italian Art, Opera, Gastronomy, Tailoring», protagonista Giancarlo Giannini, che ha assistito alla prima milanese del film che racconta le nostre eccellenze - il cibo e la moda - in un fattoria con interni degni di una reggia.

Dopo il film un salto alla mostra di Max Mara in via Monte di Pietà (fino al 15 settembre) «Uomini come Cibo», per vedere le opere dei ragazzi dell'Atelier dell'Errore, che raccontano storie fantastiche di creature che si cibano di uomini. Poi, ieri, il via alle cene stellate preparate dal super chef Andrea Berton: prima da Eleventy, dove gli abiti erano ispirati ai teddy boy inglesi anni 50 ma il pranzo era tutto italiano (con piatti squisiti come la melanzana alla parmigiana che si scioglie in bocca come un cioccolatino), poi nel ristorante dello chef a Porta Nuova per Canali.

Tutt'altra atmosfera alla Fondazione Prada: dopo la sfilata della maison, a brindare c'erano Willem Defoe (con barba lunga, irriconoscibile) e Gary Oldman, i veri super ospiti di questa settimana della moda. Mentre stasera la Camera della Moda offre una cena stellata alle Identità Golose di Expo 2015 dopo un aperitivo a base di spumanti di Franciacorta.

E proprio a Expo hanno guardato molti stilisti: dopo Armani e Prada, anche Tommy Hilfiger, che nel cortile del suo store in piazza Oberdan ha appena aperto il Tommy Garden, una serra urbana di 400 metri dove si può sorseggiare un drink e mangiare finger food fra piante esotiche, fiori e arredi vintage.

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