Una "scintilla" per riaccendere le luci della ribalta internazionale sulla moda italiana, anzi, un "nuova scintilla per la moda", come suggerisce Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano Spa. E il riferimento non è casuale, anzi assolutamente evocativo di una lunga storia iniziata nel 1922 e andata avanti fino a pochi anni fa nell'area storica della Fiera di Milano, dove oggi sta nascendo l'avveniristico quartiere di CityLife. Perché il nome è legato al Padiglione 3 della ex fiera, che fu progettato nel 1922 dall'architetto Paolo Vietti Violi e inaugurato nell'aprile del 1923, in occasione del Salone dell'Automobile. Il grande padiglione nacque come Palazzo dello Sport, pensato anche per ospitare altri generi di eventi sotto la grande cupola ellittica: manifestazioni e spettacoli. Ed ha sempre assolto pienamente a queste molteplici funzioni (nel dopoguerra ospitò anche spettacoli della Scala, distrutta dai bombardamenti (una "scintilla" per rinascita del Paese e di Milano). Negli anni '70 il padiglione è stato il cuore della fashion milanese e italiana e fino a pochi anni fa ha ospitato eventi della moda. E ora la moda torna al Padiglione 3 con un progetto ambizioso e importante non solo per la città ma per l'intero sistema moda italiano, grazie all'avvio di una collaborazione tra Fiera Milano spa, Pitti Immagine, il Comune di Milano e CityLife. La struttura infatti, in occasione della Milano Fashion Week di febbraio 2013 ospiterà un nuovo salone dedicato alla moda donna. L'avvio di un progetto che parte dal Milano ma punta all'internazionalizzazione, ai grandi mercati mondiali emergenti.
"Il nostro sogno ad occhi aperti è quello di far ritornare la moda italiana un punto di riferimento a livello globale e di rilanciare la centralità di Milano nel circuito internazionale - dice l'amministratore delegato di Fiera Milano Enrico Pazzali -. “L’iniziativa che annunciamo è molto più di un’alleanza tra due importanti fiere. E’ un progetto strategico per il comparto moda e per l’Italia. La nostra alleanza con Pitti Immagine è frutto di una visione di sistema che supera i localismi, per i quali non c’è più spazio nella competizione globale. Con l’obiettivo di creare un nuovo evento espositivo, questa collaborazione mette insieme le migliori competenze fieristiche esistenti in Italia nella filiera del fashion, che hanno tutti i numeri per rilanciare la centralità di Milano nel circuito internazionale della moda e per supportare con efficacia la crescita delle aziende del settore nei nuovi grandi mercati che saranno sempre più il motore del mondo. E' una strategia che si basa sull'unità e su sinergie in grado di creare una leadership basata sulla qualità e sul ruolo della fiera come strumento indispensabile di politica industriale a sostegno del made in Italy".
Opinione pienamente condivisa da Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine, che ha sottolineato l'importanza di "un progetto nuovo e originale, che qualifichi l'offerta dei prossimi saloni invernali della donna, un progetto grazie al quale è possibile assieme a Fiera Milano, fare sistema, che parte da questa straordinaria location, che non sarà la sola, nel contesto milanese e attorno al quale legheremo, come nella tradizione di Pitti, moda e cultura. Il mercato che conta chiede visione globale e apertura culturale – ha aggiunto Marzotto – ma anche velocità di reazione. Pitti Immagine si allea con Fiera Milano per realizzare un progetto nuovo, originale, di significative dimensioni, che rafforzi e qualifichi l’offerta dei prossimi saloni invernali della donna. Ci sono alcuni punti sui quali le due strutture stanno già lavorando, ma è prematuro parlarne in dettaglio e anche dire se - ed eventualmente come e in che misura – ciascuno di noi farà confluire in questo nuovo appuntamento i contenuti esistenti. La disponibilità di uno spazio di grande fascino, con metrature e caratteristiche architettoniche davvero interessanti, rappresenta il detonatore di questa operazione. La fiducia mostrata dall’amministrazione milanese rappresenta per noi un ulteriore stimolo a investire sul progetto, che vedrà anche una partecipazione di Fondazione Pitti Discovery ai programmi di cultura della moda contemporanea promossi dall’assessorato”.
Il Comune si prepara quindi a lanciare un bando di gara per la riqualificazione dello spazio in piazza VI Febbraio. Il recupero del padiglione prevede il restauro delle facciate a partire dalla fine del 2012 e, in seguito, la riqualificazione degli spazi interni. Creando così un punto di accesso al parco pubblico del nuovo quartiere di CityLife. "La storia di Milano capitale della moda è nata in questo spazio - ha spiegato l'assessore alla Cultura Stefano Boeri - ora Milano sarà a febbraio il set di tre momenti fondamentali: le fiere, gli showroom e un programma di eventi, dal couture al design sempre più ricco che a sua volta affiancherà il palinsesto della Fashion Week". L'assessore all'Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris, ha assicurato che "ai primi di ottobre sarà pubblicato il bando per il Vigorelli e nei prossimi mesi anche quello per il padiglione". “Siamo orgogliosi di contribuire a una delle più prestigiose manifestazioni al mondo legate al settore della moda – ha concluso Claudio Artusi, presidente e amministratore delegato di CityLife -. L’inedito network di soggetti che si concretizza in questa operazione è già un successo e pone le condizioni per un ulteriore aumento dell’attrattività di Milano: dal locale al globale. CityLife, vocata a integrarsi con le eccellenze italiane e internazionali, proseguirà su questa strada, operando in collaborazione con le istituzioni milanesi, nel ruolo di sponsor 'forte' con l’obiettivo di realizzare un nuovo centro della città e di costruire una nuova piattaforma dello sviluppo di Milano”.
CityLife si occuperà, tra l'altro, del restauro esterno del Padiglione 3 che diventa un punto di accesso al parco pubblico di CityLife e al suo sistema ciclo-pedonale, oltre ad essere un elemento architettonico e funzionale di cerniera con il nuovo quartiere disegnato, con i suoi grattacieli, i palazzi, il parco, le strade senza auto, da archistar internazionali, avveniristico "centro" nel centro della città dove anche moda italiana fa scoccare una nuova scintilla.
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