A Milano si spaccia anche in Duomo: "Che bel biglietto da visita per la città di Beppe Sala"

Lo spaccio a Milano si sposta all'ombra della Madonnina: scambio di droga anche in piazza Duomo tra i tavolini dove stanno tornando i turisti

A Milano si spaccia anche in Duomo: "Che bel biglietto da visita per la città di Beppe Sala"

Come se non bastassero i clochard e i tanti sbandati che a ogni ora del giorno e della notte popolano la zone antistanti e circostanti la stazione Centrale di Milano, spesso dediti alle attività illegali, anche il centro della città è ormai una piazza di spaccio a cielo aperto. Il turista che arriva in città non solo si trova circondato di immigrati che dormono in tende e sacchi a pelo posizionati nelle aiuole o sotto i portici delle strade limitrofe la stazione, ora anche quando passeggia nel cuore di Milano, in piazza Duomo, assiste allo scambio di soldi e droga. Uno scempio al quale nessuno sembra intenzionato a porre rimedio e che dipinge un'immagine di Milano in preda al degrado totale, non certo una cartolina che invoglia i turisti a visitare la metropoli e i suoi tesori.

Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega, ha denunciato l'ennesima assurdità nella città che dovrebbe essere la locomotiva d'Italia, ormai in panne. Sono lontani i tempi fastosi di Milano, quando piazza Duomo era il suo salotto buono. Ora all'ombra della Madonnina, accanto agli iconici aperitivi, si possono acquistare dosi di droga e assistere a liti furibonde con lancio di sedie e tavolini. "Spacciatori assiepati a pochi passi dai tavolini dei ristoranti, frequentati dai turisti, che si affacciano su Piazza Duomo. Che bel biglietto da visita per la città di Beppe Sala", ha commentato Silvia Scurati. Quasi continuamente le arrivano segnalazioni di loschi individui che trascorrono il loro tempo nei pressi di uno degli edifici più iconici d'Europa, una delle chiese più note dopo la basilica di San Pietro, in attesa dei clienti.

"Dopo la Stazione Centrale anche il Duomo è preso d’assalto da gruppi di spacciatori africani che indisturbati vendono agli acquirenti sotto le telecamere di videosorveglianza del Comune di Milano e tra i turisti che sono tornati a visitare la città dopo la pandemia", spiega il consigliere comunale, mettendo l'accento sulla voglia di Milano di tornare a essere una città turistica. Ma queste criticità abbassano notevolmente il grado di appetibilità della metropoli e contribuiscono ad abbassarne la reputazione nonostante gli sforzi per riportare il turismo nelle sue piazze e nei suoi monumenti.

Silvia Scurati riporta il triste record di Milano, in cima alle classifiche delle città con più crimini

in Italia. "Un primato ascrivibile al nulla di questa giunta che appena sente parlare di sicurezza si rifugia nella sua negazione. Poi il conto lo pagano però i milanesi", ha concluso il consigliere regionale.

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