È finito dietro le sbarre il cittadino ucraino rientrato clandestinamente in Italia e identificato dai carabinieri in un locale di Trezzo sull’Adda (Milano) lo scorso martedì.
Lo straniero, un 36enne pluripregiudicato e nullafacente, era stato espulso dal nostro territorio nazionale ed accompagnato fino alla frontiera nel 2016. In barba ad ogni tipo di legge a riguardo, ha fatto tranquillamente ritorno in Italia, dove ha iniziato nuovamente a delinquere, occupandosi di spacciare.
Sono stati i carabinieri della compagnia di Trezzo ad individuarlo, durante un’operazione di controllo del territorio. L’ucraino, che si trovava in un locale situato nella zona industriale, è stato fermato dai militari per degli accertamenti. Durante la perquisizione corporale e domiciliare sono stati rinvenuti 8 grammi di hashish, ma non è questo il particolare ad aver attirato maggiormente l’attenzione degli inquirenti. Lo straniero, infatti, era destinatario di un decreto di espulsione emanato dal prefetto di Milano il 15 marzo del 2016, da eseguire mediante l’accompagnamento alla frontiera.
Per queste ragioni sono scattate subito le manette ai suoi polsi, ed è stato trattenuto in
una camera di sicurezza della caserma di Trezzo fino all’udienza di convalida.Al termine del giudizio direttissimo, avvenuto nella giornata di ieri, il 36enne è stato trasferito nel carcere di San Vittore.
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