"La Centrale è porto franco": sempre più poliziotti aggrediti dagli stranieri

Un gambiano ed un ivoriano i protagonisti delle violenze avvenute nella stazione Centrale di Milano. Un agente è rimasto ferito

"La Centrale è porto franco": sempre più poliziotti aggrediti dagli stranieri

Due gravi atti di violenza contro agenti della Polfer impegnati in controlli di sicurezza si sono verificati ieri nella stazione Centrale di Milano.

In entrambi i casi a compiere le aggressioni sono stati immigrati extracomunitari. Il primo episodio è avvenuto intorno alle 16 nel mezzanino della fermata della M2 della Centrale. Due agenti hanno notato un giovane extracomunitario che non aveva la mascherina a coprire naso e bocca così come prescritto dalle ordinanze regionali. I poliziotti, per far rispettare i regolamenti, si sono avvicinati allo straniero e lo hanno invitato a indossarla. Ma quell’invito non è stato gradito dall’immigrato che, in modo provocatorio, ha continuato nella sua condotta. A quel punto gli agenti gli hanno chiesto i documenti. Tanto è bastato per far perdere la testa all’uomo. Quest’ultimo, che come emerso da successivi controlli e a un 20enne ivoriano con precedenti specifici, nel tentativo di scappare ha spintonato i poliziotti per fortuna senza riuscire a ferirli. L’africano, è stato bloccato ed arrestato con l’accusa di resistenza a Pubblico ufficiale.

La seconda azione di violenza, costata il ferimento di un agente, si è consumata nello stesso scalo ferroviario intorno alle 23. Gli agenti in servizio avevano avvicinato uno straniero per un semplice controllo. L’immigrato, però, alla vista degli uomini in divisa si è dato alla fuga. Mentre scappava, l’extracomunitario ha provato a disfarsi di un involucro, nel quale poi è risultata esserci della droga, lanciandolo per terra.

Quando gli agenti lo hanno raggiunto, lo straniero ha iniziato a colpirli violentemente con dei pugni. Uno dei poliziotti, nel tentativo di bloccare l’esagitato è rimasto ferito. Soccorso, l’agente è stato condotto all’ospedale Niguarda di Milano: i medici gli hanno riscontrato la frattura scomposta della cartilagine costale. Il poliziotto ne avrà per 30 giorni.

Nel frattempo, dopo aver reso inoffensivo lo straniero, gli agenti hanno recuperato l’involucro gettato dal sospetto. Al suo interno, gli uomini delle forze dell’ordine hanno rinvenuto dell’hashish per un peso di 12 grammi. Certi che il fuggitivo stesse nascondendo altro, i poliziotti hanno eseguito una perquisizione personale. Addosso al giovane i poliziotti hanno rinvenuto alcuni grammi della stessa sostanza e 80 euro in contanti. Il violento, un 29enne gambiano, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio e per resistenza e lesioni a Pubblico ufficiale.

"Esprimo la mia solidarietà ai poliziotti aggrediti ieri in stazione centrale a Milano da uno spacciatore gambiano, probabilmente irregolare sul nostro territorio, e auguro una pronta guarigione all'agente finito in ospedale con una costola rotta e 30 giorni di prognosi", è il commento dell'assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, sulla violenza dal gambiano. "In una zona- ha continuato- come quella di Piazza Duca d'Aosta e della Stazione Centrale dove vengono fermate persone sulle quali spesso pendono mandati d'arresto addirittura internazionali, andrebbe installato il sistema Sari, Sistema Riconoscimento Automatico Immagini, in uso alla Polizia di Stato.

Si tratta di una tecnologia sofisticata che associa all'immagine di un individuo sconosciuto, le generalità di chi è già presente nelle banche dati della polizia. Questo agevolerebbe molto il lavoro delle forze dell'ordine e renderebbe la città più sicura impedendo a pluripregiudicati ricercati di continuare a circolare impunemente e commettere reati",

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