Ritorna la polemica sulla movida milanese, e stavolta a sollevare la questione è il regista Gabriele Muccino, che poche ore fa ha postato sulla propria pagina Twitter una foto scattata in una via del capoluogo lombardo.
Nell'immagine si vedono moltissime persone intente a trascorrere la serata come se l'emergenza Coronavirus fosse oramai uno sbiadito ricordo. Alcuni indossano la mascherina, molti si limitano a portarla abbassata sotto al mento quasi fosse un accessorio ed altri ancora ne sono completamente sprovvisti. Usciti per un drink all'aperto in compagnia di amici e conoscenti, paiono aver completamente dimenticato le basilari norme di sicurezza per evitare il pericolo di una nuova ripresa di contagi. La foto pubblicata da Muccino esprime purtrpoppo al meglio il significato della parola "assembramento".
"Qui Milano. Abbiamo un problema", commenta il registra e sceneggiatore italiano, esprimendo tutta la propria preoccupazione. Alcuni giorni fa, poco dopo l'inizio della tanto attesa Fase 2, l'attenzione dei media si era già concentrata sul capoluogo meneghino a causa di alcune preoccupanti immagini dei Navigli, tornati ad essere affollati da numerose persone (questo, almeno, quanto percepito dalle foto diffuse). Anche in quell'occasione Gabriele Muccino si era fatto sentire, invitando il sindaco Beppe Sala a richiudere immediatamente la zona.
"C'è gente che si suicida per aver perso tutto e gli amici milanesi dimostrano con arroganza insopportabile la parte più egocentrica, superficiale ed egoista della loro leggerezza immatura e miope. Che cosa vi passa per la testa?!", aveva sbottato il regista, intervenendo sempre su Twitter.
La questione movida, in realtà, non riguarda solo Milano. Governatori e sindaci italiani sono al momento impegnati a far rispettare le regole ai propri cittadini. Un caso analogo ai Navigli, ad esempio, lo si è registrato anche alla Vucciria di Palermo. Con l'allentamento del lockdown, molte persone intendono fare presto ritorno alla normalità e non è affatto semplice far comprendere loro che in questo preciso momento è più che mai indispensabile rispettare le norme di sicurezza, indossare i dispositivi di protezione ed evitare gli assembramenti.
Secondo quanto si evince dalla foto postata da Muccino, tuttavia, i moniti del primo cittadino Beppe Sala, così come quelli del premier Giuseppe Conte e del ministro della Salute Roberto Speranza non sembrano essere serviti a molto. Sotto il tweet del regista sono subito arrivati i messaggi degli utenti.
"Sarà una foto di oggi o di ieri o dell'altro ieri, poco importa. Ciò che vedo è una massa di gente incosciente, egoista e menefreghista. E non è Milano, Roma, Firenze o Napoli. Siamo noi, tutti. A questo punto meritiamo tutto ciò che ci sta succedendo", commenta un utente. "Ma i controlli dove sono?", si domanda indignato qualcuno. "Vogliono trascorrere Ferragosto in ospedale", dichiara un altro.
C'è poi chi mette in dubbio la veridicità dell'immagine. "Mi sembra ritoccata la foto, sicuro che sia vera? Magari è come quella dei Navigli, di qualche settimana fa", dice un internauta. Sul caso "Navigli", infatti, era subito sorta un'accesa polemica quando sui social in molti avevano fatto notare dei presunti trucchi fotografici, finalizzati a far sembrare le persone più vicine di quanto in realtà non fossero. Qualcuno, invece, chiede al regista quale sia la strada "incriminata", mentre un altro fa notare che alle ore 20 a Milano oggi stava piovendo.
Qualunque sia la verità, dopo aver preso visione delle ultime immagini, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha deciso di rilasciare una nota sulla propria pagina Facebook:"Come ho più volte ribadito, Regione Lombardia è pronta a intervenire, anche con nuove restrizioni, per evitare che tutto il lavoro svolto fin qui grazie alla buona volontà della maggioranza dei cittadini, venga vanificato da alcuni incoscienti.
Dopo aver visto nelle ultime ore le foto, i video e le notizie riguardanti assembramenti e movida in diversi comuni lombardi mi appello ai Prefetti e ai Sindaci della nostra regione affinché usino, dove serve, il massimo del rigore", ha dichiarato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.