Nel nome di Mendelssohn, lo zar del violino fa il bis

Doppio ruolo e due nuove date (oggi e sabato) per Krylov come direttore e anche strumentista

Nel nome di Mendelssohn, lo zar del violino fa il bis

Riecco a Milano il super violinista Sergej Krylov, uno dei più rinomati artisti del panorama internazionale. Che stasera va in scena al Teatro Dal Verme di Milano (oggi alle ore 20 e sabato alle 17). Una delle date fondamentali della «casa» dei Pomeriggi probabilmente, per la serie i «Ritratti d'autore» nel cartellone della 74esima Stagione Sinfonica dell'ente cultural-musicale, sotto la direzione artistica di Maurizio Salerno.

Il ritratto che qui si vuole delineare - affidato dunque alla direzione e all'estro di Krylov - è quello del compositore tedesco Felix Mendelssohn Bartholdy, del quale, dopo l'ouverture dalle musiche di scena del «Sogno di una notte di mezza estate», si potrà ascoltare il «Concerto per violino e orchestra op. 64» e la celeberrima «Sinfonia n.4, Italiana», ispirata dalle bellezze naturali e dai paesaggi del nostro Paese da lui visitato e trasfigurato in musica. Questa settimana, inoltre, il pubblico del Teatro Dal Verme avrà la possibilità di partecipare a ingresso libero e fino a esaurimento posti al secondo dei cinque incontri di approfondimento che introducono altrettanti concerti presenti in cartellone. Già, proprio così.

Il compito di delineare carattere e cifra stilistica di Felix Mendelssohn Bartholdy è lasciato a Gaia Varon, musicologa, docente universitaria e conduttrice radiofonica, la quale intervisterà il Maestro Krylov sul palco del teatro poco prima dell'inizio dei concerti. Giusto per chi non è addentro alle cose della classica e dei suoi personaggi. Sergej Krylov, si diceva, è uno dei più rinomati artisti del panorama internazionale. Ha collaborato con orchestre quali Staatskapelle Dresden, Filarmonica di San Pietroburgo, London Philharmonic, Royal Philharmonic, Russian National Orchestra, Filarmonica della Scala, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra del Teatro Mariinskij, solo per dirne alcune. Tra le personalità artistiche che hanno maggiormente influenzato la sua formazione spicca Mstislav Rostropovic. Riguardo al programma: sono previste alcune delle pagine più applaudite del compositore, a partire proprio dalla overture. Poi Krylov prenderà in mano il suo Stradivari, dopo il lavoro direttoriale.

Sarà l'occasione per rivederlo all'opera come super virtuoso, lui che ha suonato con altri giganti di mezzo mondo, per quanto riguarda le bacchette da Vladimir Ashkenazy a Umberto Benedetti Michelangeli Jr., passando per Yefim Bronfman.

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