"Sala prende fischi per fiaschi": nessuno stop al taser

La sperimentazione del taser come dotazione per la polizia locale delle grandi città continuerà: la conferma è arrivata dal sottosegretario all'Interno Nicola Molteni

"Sala prende fischi per fiaschi": nessuno stop al taser

La Consulta non ha bocciato il taser, come erroneamente sostenuto dal sindaco di Milano Beppe Sala, che ha anche dichiarato che il suo utilizzo "non è che avrebbe risolto granché". Il primo cittadino ha poi aggiunto: "Io avevo detto 'sperimentiamolo' e adesso prendo atto del fatto che non si può. Ci atterremo alle leggi". Tutto ruota attorno alla sentenza 126/2022 della Corte costituzionale, che però si limita a dichiarare l'illegittimità costituzionale delle parole "dissuasori di stordimento a contatto", ossia le stungun, che sono uno strumento diverso rispetto al taser che, invece, possiede una forza propulsiva ed esplosiva atta a colpire a distanza.

"Si va avanti con il taser per le polizie locali, ma la sentenza 126 della Corte costituzionale dello scorso 6 aprile, poi pubblicata il 24 maggio, riguarda il dissuasore a stordimento a contatto, che è cosa ben diversa dalla pistola a impulsi elettrici", ha chiarito il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni, che ha aggiunto: "La possibilità di far entrare il taser nelle dotazioni effettive delle polizie locali è stata prevista dal decreto sicurezza Salvini". L'esponente del governo Draghi, quindi, ha spiegato: "L'11 maggio scorso, la Conferenza unificata, a cui io stesso ho partecipato, ha approvato le linee guida per avviare la sperimentazione del taser nei comuni con più di 100.000 abitanti e nei comuni capoluogo".

Prima dell'introduzione effettiva è necessario svolgere un iter, come esposto dallo stesso Molteni: "Dopo sei mesi di sperimentazione, un apposito regolamento comunale, un adeguato periodo di formazione e la definizione di un manuale operativo, redatto anche con le aziende sanitarie locali, le polizie municipali potranno utilizzare questo fondamentale strumento che è già in uso alle forze di polizia nazionali e che sta dando risultati eccezionali in termini di deterrenza. È il motivo per cui auspichiamo che i comuni vogliano cogliere l'opportunità offerta".

Come spiegato anche dall'assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato, l'accordo della Conferenza "riguarda specificatamente l'utilizzo del taser da parte delle polizie locali dei comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ai 100 mila abitanti", non quello della stungun. L'assessore ha, quindi, specificato, ribadendo quanto sostenuto anche da Molteni: "Effettuata la formazione e vigente il regolamento comunale di sperimentazione, può partire l'uso sperimentale per sei mesi per due unità di taser".

Solo poche settimane fa, a seguito di una proposta della Lega, il Consiglio comunale di Milano ha votato favorevolmente la richiesta di dotare la polizia locale della pistola a impulsi elettrici, che finora in via sperimentale ha fatto registrare buoni risultati. Il fraintendimento di Beppe Sala è ora al centro delle polemiche a palazzo Marino. "Il sindaco Sala ultimamente è molto distratto e nervoso perché evidentemente aspirava a ruoli politici nazionali e invece si ritrova a fare il sindaco controvoglia. Prima gli attacchi senza senso a Salvini e ora un clamoroso abbaglio sul taser. Il sindaco si dimostra molto ignorante in materia, non conoscendo la differenza tra il taser e lo storditore a contatto: ci vuole che qualcuno glielo spieghi", ha tuonato Silvia Sardone, consigliere della Lega nel consiglio comunale di Milano. Sardone ci ha tenuto a specificare che "Sala canta quasi vittoria, annunciando l’addio alla sperimentazione della pistola elettrica che però non è stata affatto bocciata dalla Corte costituzionale. La sentenza di cui parla Sala, infatti, si riferisce al dissuasore a stordimento a contatto che è cosa ben diversa dal taser".

Anche Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Comune, ha sottolineato l'errore compiuto da Beppe Sala: "Ancora una volta prende fischi per fiaschi e non conosce quello di cui parla. Canta vittoria dopo la sentenza 126 della Corte Costituzionale che riguarda il dissuasore a stordimento a contatto, e non la pistola a impulsi elettrici". Verri ha puntato il dito contro Beppe Sala, accusandolo di "fare marcia indietro, dimostrando ancora una volta di preferire sparate sui giornali invece di mettersi al lavoro per risolvere i problemi della città".

Milano è da anni in vetta alla classifica delle città meno sicure del Paese. "Ma al sindaco di questo non importa, evidentemente per lui è più importante criticare Salvini", ha chiosato Alessandro Verri.

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