«Pochi negozi aperti ad agosto? I dati dei primi dieci giorni dimostrano che la situazione è migliorata rispetto allo scorso anno e che, in media, è rimasto aperto il 45 per cento dei negozi alimentari» dice lassessore al Commercio Tiziana Maiolo. «Sono daccordo sul fatto che dovrebbero essere di più, ma la colpa non è dei commercianti e non è certo con provvedimenti autoritari che si risolvono i problemi. Io sono per il libero mercato e, semmai, per le regole concordate».
Come si risolve, allora, la questione?
Serve una rivoluzione culturale. È chiaro che se la città è deserta i commercianti non hanno alcuna convenienza a rimanere aperti. Noi milanesi dovremmo cominciare a scaglionare le vacanze nel corso dellanno, ormai le fabbriche non esistono quasi più, Milano è una città di servizi. Lesodo di massa nel mese dagosto non ha più ragione desistere. Bisognerebbe cominciare dal Comune, tenendo aperti tutti gli uffici.
Il Codacons denuncia anche un altro problema, quello della mancanza di coordinamento nelle aperture...
Mi sembra unaccusa pretestuosa perché nellelaborare lopuscolo, questanno curato dal collega Massimiliano Orsatti, cerchiamo sempre di rispettare le proporzioni tra le varie categorie. Certo può succedere che, soprattutto nella settimana di Ferragosto, in una certa zona non si trovi un negozio di frutta e verdura aperto.
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