I piccoli e i grandi. Mondi tutt'altro che inconciliabili nella realtà e nella finzione. Quotidianità di una relazione in perenne evolversi. Accavallarsi. Confrontarsi. E, nella fase adolescenziale, perfino combattere. Amore o guerra è comunque vicinanza. A sottolinearne i tratti comuni è una rassegna che incrocia temi dedicati ai maggiori e altri riservati ai minori. Nessuno escluso, però. «Piccolo grande cinema», fino a domenica prossima mette in fila appuntamenti che fanno rima con famiglia. Molte le anteprime che rallegrano un weekend piovoso.
In programma film che offrono lo spunto per dialogare con i piccoli e, ridendo, arricchire educazione e bagaglio di insegnamenti. Lo Spazio Oberdan (piazza Oberdan) e il Museo interattivo del cinema (Mic) in viale Fulvio Testi proiettano numerosi titoli, alcuni dei quali sono un «rivediamoli» per chi li avesse persi e altri di imminente uscita. Oggi tre «chicche» nuove di zecca per chi si trova a suo agio al buio di fronte al grande schermo. All'Oberdan si inizia alle 15 con Palle di neve, si prosegue alle 17 con Il viaggio di Fanny di Lola Doillon e si conclude alle 19 con Sing street di John Carney. Tutti usciranno in sala nelle settimane a venire. Il primo è un cartone animato in cui i bambini di un paesino organizzano una sfida a palle di neve divisi in due squadre guidate da Luke e Sophie. Niente divisioni in maschi contro femmine, ma la solita allegra e innocua battaglia dei bimbi. La spensierata competizione si trasforma in un problema più serio quando ignoti nemici insidieranno i contendenti e i piccoli dovranno coalizzare le forze per attaccare il fortino da dove provengono le minacce. Naturalmente tutto finirà bene, ma la morale sarà quella di non accanirsi l'un contro l'altro in una forma di egoismo bensì coalizzarsi per sconfiggere il pericolo comune.
Il viaggio di Fanny è invece un film vero e proprio che mescola la grande storia del «secolo breve» con la piccola protagonista. Fanny, 12 anni, è già molto matura e si prende cura delle due sorelline «nascoste» in un orfanotrofio per sfuggire alle persecuzioni naziste. Organizza così un lungo itinerario insieme ad altri otto bambini attraverso la Francia occupata per arrivare al confine svizzero. Tra paura e tante risate il manipolo imparerà le leggi dell'autonomia e dell'indipendenza attraverso l'amicizia e il lavoro di squadra. È in cartellone tra le novità del 2017 e uscirà a fine gennaio.
Sing street, ambientato alla fine degli anni Ottanta è invece la storia di un ragazzo che affronta una difficile vita familiare. I genitori litigano. Il fratello maggiore è in crisi per i troppi debiti e Cosmo - questo il nome del protagonista - sogna la grande musica. Mette insieme così un gruppo nella natia Dublino insieme ai compagni di scuola e inizia a sognare video e il successo sulla grande scena. Con queste speranze si avvicina alla dinamica Londra dove imparerà l'esistenza di un diverso concetto di famiglia. L'uscita è prevista per giovedì.
Alle 21 è in programma Lolo - Giù le mani da mia madre di Julie Delpy in cui il bizzarro Lolo cerca di tenere lontani i pretendenti della madre, tempestando di scherzi sgradevoli un Dany Boon fresco di separazione che si ritrova in conflitto con il giovane per il cuore della donna. Presentato a Venezia senza troppi clamori nel 2015, il film è uscito alla chetichella a settembre con apparizioni piuttosto fugaci. Non si ride, ma si parlerà di single con figli e separati senza prole.
Al Mic è previsto un omaggio ai cento anni di Roald Dahl, penna famosissima delle letteratura contemporanea per bambini e a Luigi Comencini con Educati e gentili, un episodio del film I bambini e noi (alle 15) e un laboratorio alle 19.
Tra i titoli dei prossimi giorni segnaliamo le anteprime. Keeper di Guillaume Senez sull'amore fra due quindicenni, Maxime e Mélanie (martedì alle 21 ll'Oberdan). Goodbye Berlin di Fatih Akin, road movie di un quattordicenne che fa improvvisa amicizia con un immigrato russo (giovedì alle 21 all'Oberdan). La mia vita da zucchina, animazione francese accolta con entusiasmo a Cannes (venerdì alle 21 all'Oberdan). Miss impossible di Emilie Deleuze su una tredicenne a contatto con una realtà anacronistica (sabato alle 16 all'Oberdan). Rock dog di Ash Brannon su un mastino tibetano che passa dal gregge al rock della città. Il film viene presentato sabato alle 18 all'Oberdan alla presenza di Giò Sada, vincitore di X factor 2015.
La mia rivoluzione di Ramzi Ben Sliman in cui un ragazzo, alle turbolenze politiche del suo Paese, preferisce gli occhi e il cuore di una sua coetanea (sabato alle 21 all'Oberdan). Swing it kids di Fabian Kimoto su un'insolita orchestra (domenica alle 13 all'Oberdan) e Una vita da gatto di Barry Sonnenfeld sul rapporto tra un padre e un micio che sta per regalare alla figlia.SteG
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