Con eccessiva nonchalance aveva abbandonato la droga sul sedile anteriore, accanto al suo. E se ne andava in giro in macchina. Un sacchetto con un chilo di cocaina non si può far finta che non ci sia. E nemmeno si può dire: «Io non c'entro, mai visto prima». Così quando gli investigatori della sezione «Narcotici» della squadra mobile - guidati dal vice questore aggiunto Domenico Balsamo e dal dirigente Marco Calì - lo hanno bloccato, sabato pomeriggio intorno alle 16 in viale Certosa e a poche decine di metri dal cimitero Maggiore, la pantomina delle responsabilità sulla presenza dello stupefacente è durata davvero poco. Anzi: non è nemmeno cominciata. «L'uomo si è chiuso quasi subito in una sorta di religioso silenzio» spiega sdrammatizzando la polizia. Che, dopo aver perquisito la Fiat 500 presa a noleggio e guidata dal 54enne, nato e residente a Milano e con qualche piccolo precedente alle spalle (ma non legato allo spaccio o al possesso di droga) - è andata di corsa a controllare cosa l'uomo nascondesse a casa. Nell'appartamento, nelle vicinanze, c'era un bilancino con altri 400 grammi di cocaina.
Sempre gli uomini della Narcotici la scorsa settimana stavano tenendo d'occhio un pacco in arrivo dall'Olanda dopo aver avuto il sospetto, grazie a una serie di accertamenti investigativi, che potesse contenere droga. Approfondendo le verifiche, la polizia ha scoperto così che il destinatario era un 44enne. Per evitare di lasciare l'indirizzo di casa l'uomo aveva indicato come punto per il ritiro una «inbox» che si trova in un negozio di cartoleria di corso di Porta Romana, la zona dove abita.
Dopo aver atteso un'intera giornata, durante la quale l'uomo non si è fatto vivo, i poliziotti - grazie al via libera dell'autorità giudiziaria - hanno aperto il pacco. All'interno ci hanno trovato così un contenitore con mezzo litro di «Gbl», acronimo del gamma-butirrolattone, una sostanza incolore e inodore che, una volta mischiata a un drink, a del liquido o anche semplicemente alla saliva (basta «diluirla» con un paio di gargarismi) si trasforma in «Ghb», ovvero l'arcinota «droga dello stupro», una sostanza con effetti sedativi, spesso utilizzata con intenti criminosi, prevalentemente violenze sessuali a persone incoscienti o quasi.
Il pomeriggio dopo il 44enne si è presentato fuori dalla cartoleria per ritirare il pacco, ma si è allontanato insospettito da una vettura della polizia locale che in quel momento era impegnata in un controllo di altro genere. Un paio di ore dopo, intorno alle 19, finalmente qualcosa succede: l'uomo torna in cartoleria e, completamente ignaro di quel che sta accadendo, prende il plico dalle mani dei poliziotti, che nel frattempo si sono finti commessi del negozio.
A quel punto lo spacciatore viene arrestato e gli agenti perquisiscono casa sua - sempre in zona -, dove vengono trovati un grammo di cocaina e mezzo grammo di shaboo. «Da mezzo litro di Gbl si ricavano oltre 700 dosi» spiega Balsamo. La sostanza, venduta in boccette da 20 euro ciascuna, frutta così intorno ai 15mila euro a chi la smercia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.