Sospensione, ambiguità, straniamento. Sono queste le sensazioni che affiorano davanti alle opere di Elad Lassry esposte da oggi al Pac. Per la prima antologica italiana di questo autore israeliano trapiantato a Los Angeles, classe 1977 e già visto con piacere all'ultima Biennale di Venezia e alla GAM di Torino, è stata prevista un'ampia selezione di lavori che raccontano una singolare ricerca artistica fatta di immagini dinamiche e filmati muti e quasi immobili. Non un «semplice» fotografo, dunque, ma un artista concettuale che gioca su una doppia costruzione e con molti linguaggi: oltre a immagini e video 16mm, in mostra anche i più recenti lavori-scultura e un'installazione creata apposta per il Padiglione d'Arte Contemporanea di via Palestro che è vero intervento architettonico sullo spazio.
Lassry prende paesaggi, animali, persone oppure oggetti di uso quotidiano e li toglie dallabituale collocazione per abbinarli a cose disturbanti e realizzare sospese messe in scena dove ogni naturalità è bandita. Produce elaborate costruzioni, astrazioni assolute dove ogni forma perde i suoi contorni per diventare superficie sulla quale si riflettono in continua oscillazione seduzione e repulsione. Grazie a una serie infinita di stratagemmi formali, le sue composizioni si arricchiscono anche di ulteriori percezioni ambigue: lartista usa corrispondenze cromatiche tra i suoi lavori e le cornici che li contengono, quasi a voler rafforzare il passaggio dalla bidimensionalità alla tridimensionalità, portando limmagine al limite della scultura. Se nelle foto inventa un movimento usando la tecnica della sovrapposizione, per i suoi video sceglie fotogrammi lenti per ottenere lesatto contrario: la fissità. Tutto rispetta infine il rigore dellorizzontalità dove le figure, gli oggetti, lambiente intorno perdono gerarchia e ogni elemento sembra provenire da un altro mondo e un altro spazio, sembra diventare uneco lontana che induce alla riflessione.
La mostra, aperta al pubblico fino al 16 settembre con ingresso libero, è curata da Alessandro Rabottini, promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Moda, Design e dal PAC, e radunerà un'ampia selezione di opere a parete, quattro film, opere di scultura inedite e un'installazione che fonde fotografia, scultura e architettura.
PAC - Orari: 9.30-19.30; giovedì 9.30-22.30. Info: tel. 02.88446359.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.