Pronto a sbarcare l'autobus elettrico che si ricarica con i fili del tram

Le domeniche a piedi servono? Se lo chiedono tutti ma intanto c'è chi lavora sulla mobilità e sull'energia alternativa

Le domeniche a piedi servono? Se lo chiedono tutti ma intanto c'è chi lavora sulla mobilità e sull'energia alternativa. Una strada che potrebbe risolvere il problema alla radice sarebbe l'acquisto e l'utilizzo di mezzi di trasporto pubblico a emissioni zero. Un esempio sono gli autobus Rampini, ideali per i centri storici. A Vienna, città «Green» d'Europa, gli Autobus «Alè» di Rampini sono già in funzione. La Rampini è un'azienda di Passignano sul Trasimeno, e il suo «Alè», autobus elettrico a emissioni zero migliora decisamente la qualità dell'aria.

Ha dimensioni ridotte (lunghezza inferiore ad 8 metri e larghezza inferiore a 2,20 metri) e grande capacità di trasporto (più di 40 passeggeri oltre al posto carrozzella). Quello in circolazione a Vienna è dotato di un pantografo, il tradizionale dispositivo a bracci snodabili montato sul tetto che, durante le soste al capolinea, preleva per tempi estremamente brevi energia dalla linea di alimentazione aerea dei tra, per ricaricare le batterie agli ioni di litio installate a bordo, assicurando in tal modo l'energia elettrica necessaria per la trazione e per gli impianti ausiliari (riscaldamento/condizionamento compreso) e una autonomia pressoché illimitata.

Un autobus tradizionale emette in media un chilo di anidride carbonica ogni chilometro.

Considerando una percorrenza media di 60mila chilometri annui l'Alè permette di risparmiare 20-30mila euro all'anno, oltre ad avere emissioni zero. Inoltre Milano ha già una rete tranviaria, quindi i costi di adattamento delle infrastrutture risulterebbero molto bassi.

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