Una complice ben addestrata (e sparita nel nulla), una vittima debole e quindi «ideale», un tempismo adeguato all'occasione. Tuttavia l'attenzione ai particolari non è mai secondaria, soprattutto quando il colpo progettato viene messo a segno nell'ascensore di una stazione ferroviaria milanese come quella di Rogoredo, certamente non grande quanto la Centrale ma comunque già nel «mirino» delle forze dell'ordine e negli ultimi tempi super sorvegliata per lo spaccio di droga, attività particolarmente fiorente nella zona. Il tunisino di 38 anni arrestato domenica sera da una pattuglia della Polfer, non solo alla vista dei poliziotti si è cambiato il berretto, insospettendoli e spingendoli quindi a controllarlo, ma ha peggiorato la situazione aggredendo uno degli agenti che lo hanno bloccato e, tra l'altro, ancora vestito con gli stessi abiti della mattina, quando aveva rapinato del portafogli un anziano nell'ascensore della stazione.
L'arrestato è un irregolare, ha svariati alias e numerosi precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e in ambito di droga. Fermato in un primo momento per resistenza a pubblico ufficiale, successivamente è stato accusato anche di rapina e condotto nel carcere di San Vittore.
È un 78enne ed era diretto al piano binari l'uomo rimasto vittima della rapina all'interno dell'ascensore. Erano le 9.30 di domenica. Prima che le porte si potessero chiudere, infatti, una donna (secondo la Polfer probabile complice del magrebino) ne ha ostacolato la chiusura e il malvivente è entrato dentro. L'anziano si è ritrovato da solo con lo sconosciuto «con la carnagione olivastra» - così lo descriverà ai poliziotti - che, bloccandolo con forza, ha rovistato nelle tasche della sua giacca, scappando subito dopo con il suo portafoglio.
A quel punto la vittima ha lanciato l'allarme rivolgendosi al personale di Ferrovie dello Stato che a sua volta ha avvertito la Sala Operativa Polfer. Visionando i filmati, gli agenti sono riusciti a individuare l'aggressore, le sue fattezze, il suo abbigliamento. Ed è stato così che, poco meno di 12 ore dopo, una pattuglia impegnata nel servizio di controllo e insospettiti dal gesto di quello straniero che vedendoli si era cambiato immediatamente il berretto, si è avvicinata per il controllo al termine del quale ha fermato il tunisino.
Nell'ultima settimana la Polfer in Lombardia ha identificato 2mila923 persone, di queste 925 sono
stranieri di cui dodici irregolari. Tra le cinque persone arrestate negli scali ferroviari, quattro sono stranieri, mentre sono state 28 le denunce a piede libero. Sempre gli agenti della Polfer hanno scortato ben 415 treni.
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