Atmosfere oniriche, a metà strada tra composizioni classiche ricche di suggestioni cinematografiche e ballad pop. Fil rouge dell'album di esordio di Alessandro Martire (disponibile dal 10 in streaming e nei digital store, Carosello Record). È il ritorno del «pianista sul lago», come lo chiamano dopo le sue performance su una piattaforma in quel di Como. Non solo spettacolarità, Martire viene annoverato tra i migliori artisti contemporanei del genere. Ma vediamo il suo lavoro: undici brani in tutto, undici storie.
Subito colpisce il titolo del lancio «Kej», ispirato al progetto «floating moving concert» del Lej Festival, «dedicato alla mia città natale, Como, e al suo lago, per ricordarmi cosa e dov'è casa, la mia fonte d'ispirazione quotidiana», spiega il musicista. Piccolo grande mondo da cui partire: l'album, che si intitola «Shake The Word», parla di desideri, di fioritura dell'anima, di incontri, della voglia di tornare a viaggiare, che infondono speranza e gettano il cuore oltre l'ostacolo del momento che stiamo vivendo. Già, proprio così. «Il tema del viaggio aggiunge è centrale nel mio album. In volo tra i miei numerosi viaggi ho scritto e ideato molte musiche e risuonarle live a bordo è stato magico».
E a proposito di viaggi, tra i pezzi da scoprire c'è «Ena», così illustrato: «Nata in Giappone in una tournée nel 2017, è ispirata alla fioritura dei ciliegi. È musica solare, che emana calore ed energia positiva: la speranza di una prossima rifioritura dell'anima». E ancora, «Heart», «brano ispirato e scritto sul battito cardiaco di un bambino ancora nella pancia della mamma. Inizia con un primordiale ritmo pulsante e si sviluppa in un incontro tra pianoforte e violoncello che segna l'inizio del nuovo viaggio e album. Non a caso è la traccia n.1»; infine tra gli esempi: «Endless», composizione sul concetto di tempo, nella sua accezione romantica. Esprime il desiderio di vivere una storia, un amore». In tutto ciò non manca l'aspetto dello show.
Lo scorso febbraio Alessandro ha presentato il disco all'aeroporto di Lugano Agno, tra gli aerei dell'aviazione privata dell'aeroporto del Ticino; questo dopo essersi esibito su una piattaforma galleggiante sul lago, il virtuoso ha portato la sua musica in quota, esibendosi su un piano installato nel Pilatus PC12 del Club ST.X e, una volta atterrati, in pista per un ristretto numero di persone.
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