Una ribalta per giovani creativi che illustrano progetti dal design innovativo, ma che non perdono d'occhio l'estetica. È l'idea alla base del Salonesatellite, un padiglione del Salone del mobile nato nel 1998 e che anche quest'anno è meta di molti visitatori incuriositi dagli oggetti esposti.
Sono molte le proposte che hanno caratteri tra i più disparati: calchi cartacei di oggetti comuni, che diventano preziosi regali, opera dei giapponesi “Molt design”; lampadari formati da linee continue di alluminio che disegnano nell'aria forme concentriche, disegnate dalla brasiliana Andrea Bezzerra del Carvalho; porcellane dalle forme più strane come ad esempio una teiera a testa di maiale, realizzata dalla tedesca Maria Volokhova.
Uno dei progetti più particolari è però senz'altro quello dei veronesi Livia Rossi e Gianluca Giabardo di Dossofiorito, che propongono al pubblico una collezione di vasi completi di utensili per osservare meglio le piante e favorire “un grado maggiore di simbiosi tra piante e persone”. Il filo conduttore del lavoro di molti dei designer sembra essere, comunque, un forte richiamo al razionalismo: linee piane, precise, definite, e oggetti pensati per l'uso quotidiano e casalingo, spesso capaci di trasformarsi: come nel caso di una panchina da giardino che si trasforma in due sedute e un tavolino da the, presentato nello stand degli studenti di Architettura dell'Università di Trieste.
Dietro questa idea di fondo affiorano però un'ampia gamma di soluzioni creative, tra le quali le più notevoli riguardano senz'altro il
settore dell'illuminazione, con lampade di fogge diverse ma tutte molto affascinanti da ammirare. In generale dunque, la parola d'ordine è dunque “sperimentare”, e i risultati, anche divertenti, non mancano. Vedere per credere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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