Per farla la faranno. E sempre il 18 maggio, come previsto. Tuttavia la cerimonia per il 161° anniversario della fondazione della polizia di stato a Milano, prevista per sabato prossimo, 18 maggio, al teatro Dal Verme, non ci sarà. Se ne terrà un'altra, molto più ristretta e in una sede in via di decisione. Le ragioni? La crisi economica, i tagli sul superfluo su cui lo stato insiste da tanto. E che ora, questa decisione lo conferma, vengono messi in atto in maniera concreta cominciando a eliminare, o comunque a ridurre, feste e premiazioni pubbliche che, magari, comprendano magari anche costosi banchetti.
Il comunicato della questura che annuncia la decisione del ministero dell'Interno è stringato e un po' sibillino. Tanto che, in un primo momento, viene da pensare che siano delle ragioni dettate da problemi concernenti la sicurezza o chissà quale allarme ad aver spinto i vertici della polizia milanese a ridimensionare la cerimonia a qualcosa di molto più modesto e, possibilmente, a costo zero. «Sopravvenute e preminenti disposizioni recentemente pervenute hanno determinato l'annullamento delle celebrazioni» recita la succinta comunicazione. Invece la festa, almeno com'era prevista, non ci sarà, spiegano in via Fatebenefratelli 11, «non solo a Milano ma in tutta Italia, per decisione del Viminale e ragioni legate a uno dei provvedimenti principe del governo Monti, cioè la spending review, la legge sulla revisione della spesa pubblica».
L'iniziativa dimostra come sforbiciare gli sprechi del settore pubblico sia un'operazione che deve abbracciare tutti i settori: dimezzate le province, tagliati i budget dei ministeri, prevista la chiusura di molte strutture sanitarie e una riduzione del 10 per cento degli impiegati pubblici e del 20 per cento dei loro dipendenti, ora tocca anche alle feste delle forze dell'ordine.
Va detto che già lo scorso anno, proprio in rispetto della situazione difficile che il nostro paese stava già attraversando, alla cerimonia milanese del 160° anniversario della fondazione della polizia di stato, tenutasi nel teatro e nello spazio all'aperto del conservatorio «Giuseppe Verdi», non c'erano stati né i banchetti né i brindisi che avevano caratterizzato tutte le precedenti edizioni fino al 2011.
Un sintomo, quindi, già significativo della consapevolezza del clima di austerity che, con il passare del tempo, non poteva che irrigidirsi. C'è da scommettere, quindi, che anche la festa dell'Arma dei carabinieri, che cade subito dopo quella della polizia, risentirà della situazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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