La terza dose offerta in co-somministrazione con il vaccino antinfluenzale presso i centri vaccinali è offerta solo a cittadini ultraottantenni e a cittadini immunocompromessi. Lo ribadisce, in una nota, la Direzione generale Welfare della Regione Lombardia.
Non solo, viene bloccata la possibilità di ricevere la terza dose nelle 668 farmacie aderenti. Il motivo? «Contrariamente a quanto previsto dalla circolare del 27 settembre del Ministero della Salute non si potrà usare per la somministrazione della dose booster il vaccino Spikevax (Moderna) - in attesa delle valutazioni in corso i cui esiti verranno comunicati da EMA - ma solamente il vaccino Comirnaty (Pfizer/Biontech)». Ecco quindi che venendo meno la possibilità di utilizzare Moderna per il richiamo, molto più «maneggevole» perchè conservabile in un frigorifero comune e della durata di un mese, non è più possibile somministrare la terza dose nelle farmacie. «A seguito del nuovo schema posologico dei vaccini anti Covid-19 approvati (Pfizer e Moderna), comunicato da AIFA l'11 ottobre, la somministrazione della terza dose anti Covid-19 nelle farmacie aderenti è sospesa - annuncia la Regione-. La prenotazione è comunque garantita attraverso il portale di prenotazione www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it».
«Per quanto riguarda l'offerta del vaccino antinfluenzale (non in abbinamento con il vaccino anti Covid-19) - prosegue la Nota - la prenotazione sarà possibile dal 28 ottobre, su una piattaforma informatica dedicata, nel centro più vicino. L'offerta gratuita sarà garantita a over 65, persone fragili, donne in gravidanza e bambini da 6 mesi ai 6 anni».
Dalla metà di ottobre partirà comunque, in via prioritaria, la somministrazione del vaccino antinfluenzale presso gli ambulatori dei medici di medicina generale che aderiscono alla campagna, per i pazienti che aderiscono.
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