Tengono la posizione il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Beppe Sala a proposito del super green pass e delle possibili nuove restrizioni in vista del Natale, che il Consiglio dei Ministri dovrebbe varare tra oggi e domani. Lunedì all'incontro con il governo le regioni hanno chiesto compatte che i vaccinati viaggino in corsia preferenziale e che eventuali strette vengano limitate ai «ribelli». «Stiamo cercando di chiedere al governo soprattutto che si evitino le chiusure. Dobbiamo cercare di evitare che si creino quelle condizioni che possano da un lato limitare le attività e dall'altro possano essere molto negative dal punto di vista psicologico» ha spiegato ieri il presidente Fontana. Sull'ipotesi di un green pass rafforzato Fontana ha spiegato che «adesso siamo noi ad aspettare dal governo una risposta». Il nuovo certificato si otterrà soltanto con il vaccino o dopo la guarigione dal Covid. Quindi niente più tamponi, che resteranno fondamentali solo per andare al lavoro.
Allo studio l'ipotesi di somministrare la terza dose con un mese di anticipo, aspetto su cui il coordinatore della campagna vaccinale Guido Bertolaso, spiega che «l'Unità di Crisi della Regione, dopo l'improvvisa decisione assunta dal ministero, è al lavoro per riorganizzare gli slot per poter accedere alla somministrazione e che ad ora non è ancora stata definita alcuna data a partire dalla quale il sistema di prenotazione di Poste consentirà l'accesso con le nuove tempistiche» ovvero 150 giorni invece dei 180 previsti dalla seconda dose.
Per il sindaco contro il Covid «sarebbe irrealistico immaginare l'obbligo vaccinale. Tecnicamente è difficile da fare, ma credo che una stretta nel periodo natalizio ci stia». Il tema nell'ottica di un amministratore rimane quello dei controlli: «Mi chiedo come si fanno i controlli, perché se è un tema di accesso a determinati luoghi e qualcuno verifica va bene. Se siamo noi a dover controllare la quantità di gente che sta in giro è un po' più complesso».
Intanto continua a crescere l'adesione dei lombardi alla terza fase della campagna vaccinale che ieri ha sfondato «quota 2 milioni, per una media giornaliera di 128.644 prenotazioni nell'ultima settimana. Solo lunedì le adesioni sono state poco meno di 184mila. Domani, invece, sarà superata la soglia del 90 per cento di lombardi che hanno completato il ciclo vaccinale (prima e seconda dose)» fa sapere la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti. In particolare gli adolescenti tra i 12 e i 19 anni risultano vaccinati con seconda dose al 78 per cento, al 93 per cento la fascia 20-29enni, all'87 per cento i 30-39enni, all'86 per cento i quarantenni, al 91 per cento la fascia 50-59 anni, al 93 per cento i sessantenni, al 94 per cento i 70-79enni, al 99 per cento gli ottantenni e al 100 per cento gli over 90.
Sul fronte dei contagi ieri si sono
registrati 1.668 nuovi casi su 153.509 tamponi effettuati, pari all'1 per cento. Aumentano di due unità i ricoveri in terapia intensiva (67 in totale), di 50 quelli in area medica, che raggiunge quota 736. Registrati 7 decessi.
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