La Verdi festeggia la Luna con il jazz di Cerino

All'Auditorium il compositore mette in scena uno spettacolo dedicato ai 50 anni dallo sbarco

Luca Testoni

Le tante facce della luna, secondo il compositore napoletano Alessandro Cerino. Romantica, scientifica, fantascientifica, jazz, classica.

Le ritroverete tutte all'interno di uno spettacolo, «Houston... abbiamo un concerto (50 anni di luna!)», in scena stasera sul palco dell'Auditorium di Milano. Una prima assoluta in cui il vulcanico sassofonista (ma suona anche il flauto e il clarinetto), dimostrando qualità multitasking fuori dal comune, avrà il quadruplo ruolo di arrangiatore (al solito imprevedibile), direttore d'orchestra, solista e conduttore della serata (nel corso della quale ci sarà spazio anche per filmati, video e per un dialogo con Amalia Ercoli Finzi, prima italiana laureata in ingegneria aeronautica, nonché ex responsabile del dipartimento di ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano). Spettacolo inedito, si diceva. Tuttavia, per Cerino, classe 1958, è «il primo concerto in carriera composto per voce (quella dell'ottima cantante di matrice jazz Daniela Panetta) e orchestra (quella sinfonica della Verdi, naturalmente)». Come indica il titolo, il concerto celebra in musica i primi 50 anni dello sbarco sull'unico satellite del nostro pianeta, mischiando standard della tradizione jazz a cominciare da How high to the moon portata al successo da Ella Fitzgerald (ma in scaletta ci sarà anche la napoletanissima Luna caprese) e colonne sonore di film celebri come 2001: Odissea nello spazio (pellicola per la quale sin da piccolo Cerino ha coltivato un'autentica ossessione...) e Apollo 13. Un repertorio che va oltre i generi e rende lo spettacolo appetibile un po' a tutti. Due le composizioni «made in Cerino»: la prima è ispirata al famoso Chiaro di luna di Beethoven (con testo di Daniela Panetta), la seconda (ed è un'altra chicca per chi segue il compositore napoletano) è il concerto per violino e Orchestra n.3 Flight to the Moon che sarà presentato in prima esecuzione assoluta con il primo violino dell'Orchestra LaVerdi, Luca Santaniello, nel ruolo di solista. «Comporre mettendo in risalto il solista è una sfida, ma anche il mio obiettivo.

Quando riesce è davvero appagante», confida Sandro Cerino che, per l'occasione, ha voluto con sé anche il validissimo percussionista Elio Marchesini, sul cui lavoro poggerà la parte ritmica, visto che il concerto composto da Cerino sarà essenzialmente acustico.

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