Roma - "Ho perso il mio miglior compagno di
giochi, era più di un amico. Ora riesco solo a pensare che mi
mancherà davvero moltissimo". Sono queste le uniche parole che
Fiorello, ancora sgomento per la morte di Mike Bongiorno, riesce
a dire oggi. Un maestro, una padre e un amico. Il mondo dello spettacolo si stringe attorno alla famiglia di Mike e i ricordi scorrono nella memoria di tutti.
Baudo: "E' stato il mio punto di riferimento" "È stato il mio punto di
riferimento": non ha dubbi Pippo Baudo nel ricordare Mike Bongiorno, scomparso questa notte
all’età di 85 anni. "Quest’anno - racconta Baudo - festeggio i
50 anni di tv e avevo pensato a una serata con Mike, perchè non
avrebbe avuto alcun senso festeggiare la mia carriera senza di
lui". "Ho intrapreso questo mestiere - dice Baudo - guardando
sempre a Mike. Anzi, da ragazzino di provincia andavo nei bar a
seguire Lascia o raddoppia: il fatto di esser diventato in
qualche modo un suo rivale mi onora. E poi la rivalità tra noi
è stata sempre un grande gioco: ci scherzavamo, faceva comodo a
entrambi, come diceva spesso anche lui. In realtà siamo anche
diventati grandi amici, cosa che non capita tanto spesso tra
colleghi".
Costanzo: "È morto felice, era veramente felice"
Così Maurizio Costanzo ricorda il re dei quiz e della tv. "Lo avevo sentito venerdì, era allegro, contento,
pieno di voglia di fare. Mi aveva parlato dell’imminente
debutto su Sky e mi ha raccontato di essersi commosso, cosa che
non gli succedeva mai. Una cosa straordinaria". Sul ruolo di
Bongiorno nel debutto della tv in Italia, Costanzo ha detto: "Più di lui non c’è nessuno che meriti il titolo di fondatore
della televisione. La inaugurò nel ’54 e poi lanciò Lascia o
raddoppia?. Era l’essenza della televisione italiana, su
questo non c’è dubbio".
Gerry Scotti: "Mike c'è" Gerry Scotti ricorda la morte improvvisa
di Mike. "Persino le sue gaffe, che ha cavalcato
splendidamente, sono qualcosa che non si riuscirà ad avere più -
ha commentato il conduttore - inizialmente diceva che erano tutta
farina del suo sacco e negava di inventarle, poi ha smesso di
sostenere di non inventare le sue gaffe e infine era tornato a
negarne di nuovo l’invenzione". "Io sono cresciuto con lui - ha continuato Scotti - mi piace
ricordarlo ora attraverso le parole di un pazzo o di un
illuminato che per tanti anni ha scritto sulle autostrade 'Mike
c’è'. Mike c’è stato, c’è e ci sarà sempre, nei nostri cuori. E
come diceva lui, allegria!".
Scotti ha poi spiegato, secondo lui, quale sarà l’eredità di
Mike che forse nessuno saprà prendere. Il conduttore ha concluso il suo ricordo con
un’indecisione: "Devo decidere se andare in onda o no questa sera
- ha detto - io penso che lui sarebbe andato in onda".
Fabio Fazio affranto "È stato uno dei grandi della tv, di
quelli che, se non ci fossero stati, si avvertirebbe la
differenza. È stato ’là televisione".
Ma soprattutto, con il re del quiz, Fazio ci tiene a
ricordare di aver "condiviso tanti bellissimi momenti della
vita: ho avuto la fortuna di diventare amico di un signore che
si chiamava Mike Bongiorno e che per me era diventato
semplicemente Mike. Gli chiedevo continuamente consigli, mi
mancherà tantissimo".
Ricci: "Si metteva in gioco" "Quando ho avuto modo di lavorare in
maniera continuativa con Mike, nel periodo in cui gli proposi di
condurre Paperissima Sprint, nell’estate del 2001, mi colpirono, oltre
alla professionalità universalmente riconosciuta, la sua
disponibilità a mettersi in gioco, interpretando anche le gag più
demenziali e le situazioni più paradossali. Era molto contento di
poter ancora stupire il suo pubblico, riuscendo ad attirare anche
l’attenzione della stampa estera, al punto che l’ "International
Herald Tribune" gli dedicò un articolo". È quanto afferma Antonio
Ricci in merito alla scomparsa di Mike Bongiorno.
Arbore: "Ricordo il suo candore" "Al di fuori delle sue indiscutibili
doti artistiche e professionali", dichiara l’amico Renzo
Arbore, "Mike mi ha sempre affascinato per il suo candore, la
sua perenne buona fede e la sua generosità verso colleghi e
verso chiunque".
Mondaini: "Era unico" "Mike era veramente unico. Ci ha
tenuto compagnia per tanti anni. Oggi è veramente una brutta
giornata", dice Sandra Mondaini parlando della scomparsa di
Bongiorno. "Mike - racconta la Mondaini - era un uomo stravagante,
particolare, ma sempre affettuoso. Abbiamo avuto ottimi
rapporti". E poi un ricordo: "Quando io e Raimondo facevamo
teatro e lui conduceva Lascia o raddoppia, dovevamo aspettare la
fine della trasmissione, altrimenti la sale erano vuote perchè
la gente restava incollata alla tv per guardarlo. Ma eravamo
contenti, perchè lo guardavamo anche noi".
Il ricordo di Sabina Ciuffini Non ha nascosto la sua commozione
neanche Sabina Ciuffini, valletta di Mike Bongiorno per cinque edizioni
del Rischiatutto (Rai, metà degli anni ’70), alla notizia della
morte del presentatore. "Di certe persone si pensa sempre che
non verranno mai a mancare - ha detto, raggiunta al telefono
dall’Ansa - l’unica consolazione è sapere che è stata una cosa
rapida e non ha sofferto". Sabina venne notata insieme ad
altre 4 o 5 ragazze e portata al cospetto di Mike. "Io avevo 18
anni e credo che gli piacque soprattutto il mio cognome e il
fatto che mi ero appena iscritta a Filosofia", ha ricordato
Sabina.
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