Un voto per decidere se restare dentro l'Ue o uscirne. Il primo ministro del Regno Unito, David Cameron, ha annunciato che il referendum in cui i britannici dovranno decidere la permanenza o l'uscita del Paese dall'Unione europea si terrà il 23 giugno. L'esecutivo, nella campagna in vista della consultazione, difenderà la permanenza nell'Ue, dopo che Cameron ieri è tornato a Londra per esporre al Gabinetto l'accordo raggiunto a Bruxelles. Il Regno Unito, ha detto, "sarà più sicuro, più forte e migliore" all'interno di una "Europa riformata". Ma il suo governo si è spaccato sul referendum: sei ministri hanno infatti annunciato di voler fare campagna a favore del Brexit.
Cameron deve ora convincere una società britannica divisa tra le opzioni di spezzare o mantenere i vincoli con l'Ue, in cui secondo gli ultimi sondaggi circa il 23% degli elettori è indeciso. Per riuscire, dovrà contrastare la campagna dell'eurofobico Partito per l'Indipendenza del Regno Unito (Ukip), che nelle elezioni dello scorso maggio ha ottenuto quattro milioni di voti, e l'ala euroscettica del suo stesso partito. Sei membri del Gabinetto, oltre a vari altri conservatori, hanno dichiarato il loro disaccordo con la linea ufficiale dell'esecutivo.
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