Bufera alla Corte suprema: accuse di molestie al candidato di Trump

I repubblicani fanno quadrato intorno al giudice conservatore ed etichettano come “montate ad arte” le accuse avanzate nei suoi confronti

Bufera alla Corte suprema: accuse di molestie al candidato di Trump

Brett Kavanaugh, giudice conservatore designato da Trump quale nuovo membro della Corte suprema, è stato accusato di violenza sessuale da fonti anonime interpellate dall’emittente Nbc. I democratici hanno subito iniziato a “sparare a zero” contro l’aspirante membro della Corte, definendolo “moralmente inadeguato” a rivestire il prestigioso incarico. La nomina di Kavanaugh quale nuovo componente del massimo organo giudiziario deve ancora essere ratificata dalla Commissione Giustizia del Senato Usa.

La Nbc afferma di essere stata contattata da due donne, le quali hanno fornito all’emittente, in forma anonima, numerose testimonianze dirette a denunciare i reati sessuali commessi in passato dall’aspirante membro della Corte. Le violenze sessuali si sarebbero consumate negli anni in cui Kavanaugh frequentava il college. Secondo le fonti interpellate dall’organo di informazione, il candidato di Trump al massimo organo giudiziario nazionale avrebbe “ripetutamente aggredito” diverse compagne di corso. Le accuse a carico del giudice sono state rilanciate dal sito di informazione The Intercept, il quale ha recentemente pubblicato una denuncia, sempre anonima, attinente a ulteriori casi di abusi attribuibili al candidato di Trump.

L’opposizione democratica ha subito sollecitato l’Fbi a indagare sul passato di Kavanaugh e ha annunciato la propria opposizione all’investitura di quest’ultimo quale nuovo componente della Corte suprema. Dianne Feinstein, senatrice democratica per lo Stato della California e membro della Commissione Giustizia, ha dichiarato: “Benché anonime e generiche, le accuse a carico di Kavanaugh sono gravissime. La sua nomina quale nuovo membro della Corte suprema è ormai compromessa. Ho già esortato i vertici dell’Fbi affinché venga avviata una approfondita indagine sulla condotta moralmente inaccettabile osservata in gioventù dal candidato di Trump.”

I repubblicani si sono schierati a difesa del giudice conservatore, bollando come “montate ad arte” le denunce presentate contro Kavanaugh. Chuck Grassley, presidente della Commissione Giustizia del Senato, organo incaricato di ratificare la nomina dei nuovi componenti del massimo collegio giudicante Usa, ha infatti dichiarato: “L’offensiva mediatica orchestrata ai danni del candidato sostenuto dal presidente Trump non pregiudicherà in alcun modo l’eccellente reputazione della quale Kavanaugh gode tra i membri della Commissione. L’organo da me presieduto voterà con convinzione a favore del candidato indicato dalla Casa Bianca.” Il voto del Senato sulla nomina del giudice conservatore quale nuovo membro della Corte dovrebbe avere luogo la prossima settimana.

Anche l’Amministrazione Trump ha preso le difese di Kavanaugh.

In una nota, la Casa Bianca ribadisce la propria fiducia nei confronti del giudice designato dal tycoon: “Il presidente Trump resta fermo nel sostegno a Brett Kavanaugh, uomo in possesso di una straordinaria cultura giuridica maturata in anni e anni di pubblico servizio. Il recente scandalo che ha colpito il candidato designato dal presidente non è nient’altro che un tentativo dei democratici di ritardare ulteriormente il voto del Senato sulla nomina di Kavanaugh.”

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