Questa mossa turca gli americani non l'hanno presa per niente bene. Soprattutto in considerazione del fatto che Stati Uniti e Turchia sono alleati Nato. Ma di cosa si tratta? L'agenzia ufficiale turca Anadolu, controllata dal governo turco, ha rivelato l'esatta dislocazione di dieci postazioni (due basi aeree e 8 dell'esercito) delle truppe americane nel nord della Siria. Addirittura ha indicato pure la consistenza delle truppe presenti e la presenza di forze speciali (anche francesi).
Si tratta di basi utilizzate dagli Usa per aiutare le forze curde dell'Ypg, alleate di Washington ma che la Turchia considera "terroristi". Del resto non è una novità che il sostegno americano ai curdi sia condannato da Ankara, che fa di tutto per evitare che nel nord della Siria si possa formare una regione autonoma curda, proprio al confine con la Turchia.
La pubblicazione di queste notizie riservate da parte di un'organo d'informazione espressione diretta del governo di Ankara ha scatenato l'ira del Pentagono che ha espresso - diplomaticamente - preoccupazione per le possibili conseguenze della divulgazione di informazioni segrete ed operative delle truppe Usa in Siria, aggiungendo di aver protestato con Ankara. Il portavoce del Pentagono, maggiore Adrian Rankine-Galloway, ha detto che la diffusione di "informazione militari segrete" espone le forze della coalizione a rischi e potrebbe ostacolare le operazioni anti-Isis. "Mentre non possiamo verificare quali siano state le fonti che hanno fornito questa storia, saremmo molto preoccupati se (si venisse a sapere che) funzionari di un alleato Nato (la Turchia) avessero di proposito messo in pericolo le nostre forze.
Di questo abbiamo informato le autorità turche". L'agenzia Anadolu ha citato, tra le altre, la base di Ayn Issah a nord della capitale di Isis, Raqqa dove oltre a 200 elementi delle forze speciali Usa se ne trovano 75 francesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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