Il generale iraniano Hussein Hamdani è rimasto ucciso ad Aleppo, nel nord della Siria. L'alto ufficiale si trovava in Siria come "consigliere militare" del regime di Assad. Inizialmente la notizia è stata data da al-Mayadeen, tv panaraba con sede a Beirut considerata vicina all’Iran e a Hezbollah, poi è stata confermata dalle Guardie rivoluzionarie iraniane, le truppe d’elite del regime degli ayatollah. L’alto ufficiale è morto mercoledì notte. Press Tv sottolinea che il generale è stato ucciso dai terroristi del sedicente Stato islamico.
Da decenni l'Iran è uno stretto alleato del regime di Damasco e dal 2012 ha sostenuto l’afflusso di miliziani libanesi, iracheni e afgani a fianco delle forze regolari di Assad contro l’insurrezione armata seguita alla repressione delle proteste popolari scoppiate nel 2011 nel Paese. L'Iran sostiene Assad sia con assistenza militare (i cosiddetti consulenti di campo) che finanziariamente.
Chi era Hamdani
Da tempo impegnato in Siria, Hamdami guidava il reparto speciale dei pasdaran (le forze
al Quds), di cui era vice comandante dal 2005. Veterano della guerra del 1980-88 tra Iran e Iraq, nel 2009 aveva guidato una durissima repressione contro i manifestanti scesi in piazza a Teheran per contestare il regime.
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