Una bellissima modella di successo. Lauren Wasser aveva tutto dalla vita: alta, bionda e sempre in posa per le copertine delle riviste da quando era bambina. Ma all'età di 24 anni la sua vita cambia bruscamente. Tuttoinizia il 3 ottobre 2012, quando Lauren acquista in farmacia una confezione di assorbenti interni, quelli della Kotex Natural Balance, marca che aveva sempre usato. La ragazza ha cominciato a non stare bene, è stanca e molto debole. Una volta a casa è crollata sul letto e si è risvegliata a causa delle urla di un poliziotto allarmato dalla madre che non era riuscita a sentirla. Poche ore più tardi è stata trovata sul pavimento dagli amici e portata d'urgenza in ospedale. Ha rischiato di morire, ma i medici hanno subito che l'assorbente, immediatamente mandato ad analizzare, poteva essere la causa del suo malore. Era positivo alla sindrome da shock tossico. La TSS è stata così nominata nel 1978 e in pratica è una complicazione di infezioni batteriche spesso provocate dal batterio Staphylococcus aureus.
A Lauren è stato indotto il coma farmacologico, ma l'infezione si era trasformata in cancrena, per cui era necessario amputarle una gamba. Intanto la mamma e il suo avvocato hanno avviato un'enorme causa legale contro la Kimberly-Clark Corporation, l'azienda che produceva e distribuiva gli assorbenti Kotex, e la farmacia che aveva venduto gli assorbenti a sua figlia. Secondo il legale le avvertenze sulla scatola della marca usata da Lauren non erano abbastanza chiare ed è necessario portare avanti una battaglia per cambiare i materiali usati per la realizzazione degli assorbenti interni.
Lauren oggi ha una protesi, deve sottoporsi periodicamente a piccoli interventi chirurgici che le causano enormi dolori: "Quando sono tornata a casa volevo uccidermi.
- dice - Ero quella ragazza e ora tutto d'un tratto non avevo una gamba, ero su una sedia a rotelle, avevo metà piede, e non riuscivo nemmeno ad andare in bagno da sola. Me ne stavo a letto, non riuscivo a muovermi, mi sembrava che le pareti della mia stanza fossero una prigione". Ora sta cercando di ricominciare a vivere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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