Anche l'Olanda è tra i responsabili per la strage di Srebrenica

L'Aja conferma in gran parte il primo grado. Risarcimento per le famiglie

Il Memoriale di Potocari commemora il Genocidio di Srebrenica
Il Memoriale di Potocari commemora il Genocidio di Srebrenica

Conferma in gran parte la sentenza del 2014 quella pronunciata oggi dal Tribunale d'Appello dell'Aja, che mette anche l'Olanda tra i colpevoli del massacro di 300 tra uomini e ragazzi bosniaci, musulmani, consegnati ai serbi a Srebrenica "malgrado il rischio reale che questi subissero un trattamento inumano".

Già allora l'Olanda e i suoi caschi blu erano stati trovati parzialmente colpevoli per avere consegnato i musulmani che avevano cercato rifugio nella loro base, nel villaggio di Potocari, e che sarebbero poi stati tra gli 8.372 musulmani bosniaci uccisi dagli uomini del generale Ratko Mladic.

Per questo le famiglie delle vittime otterranno un risarcimento, parziale (il 30% di quanto chiesto), perché la Corte non ha potuto stabilire se una decisione opposta da parte del Dutchbat (battaglione olandese) avrebbe evitato la morte di quegli uomini nel massacro del luglio 1995.

Erano 110 i caschi blu olandesi

a Srebrenica, chiamati a difendere una popolazione di circa 30mila persone. Una vicenda, quella avvenuta durante la guerra, che ancora pesa sulla coscienza dei Paesi Bassi. Nel 2002 il governo di Wim Kok cadde per questo.

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