Un anno fa l'ordine di attaccare: "Colpite le chiese con i coltelli"

L'ordine era arrivato già circa un anno fa, ma a quanto pare la polizia francese e i servizi di intelligence non hanno fatto abbastanza per respingere il rischio di un assalto

Un anno fa l'ordine di attaccare: "Colpite le chiese con i coltelli"

"Attaccate le chiese". L'ordine era arrivato già circa un anno fa, ma a quanto pare la polizia francese e i servizi di intelligence non hanno fatto abbastanza per respingere il rischio di un assalto dentro un luogo di culto. Il diktat del Califfato era apparso, come ricorda il Corriere, su Dar al-Islam, rivista online in francese dell’Isis. Lì sono stati pubblicati nel dettaglio i piani operativi per attaccare la cristianità. I messaggio della rivista invitava i seguaci di Maometto in Occidente a colpire i cristiani con "l’obiettivo di piantare la paura nei loro cuori". Il tutto indicando i bersagli tra cui appunto le chiese. Poi c’era un’annotazione indirizzata ai lupi solitari, un dettaglio che spiega anche la mattanza della chiesa di Rouen: "Non importa l’arma che usate, sia anche un coltello da cucina o un altro oggetto tagliente". Chi ha compiuto l'orrendo omicidio nella chiesa di Rouen era consapevole del potenziale mediatico dell'attacco. E in quel territorio di fatto già da tempo proliferavano nella moschea salafita della città sopsetti jihadisti con il sogno di combattere in Siria. Uno dei boia di ieri avrà di fatto tratto ispirazione anche da Maxime Hauchard, 24 anni, originario della Normandia, finito tra i jihadisti dello Stato Islamico. Per il ministero degli Interni francese i soggetti pericolosi sarebbero 140 e 30 di questi sono sorvegliati da vicino.

Ma quella falla dell sicurezza che ha permesso ad un jihadista di andare in giro con un braccialetto elettronico di fatto suscita non pochi dubbi sulla capacità della Francia di saper scovare e fermare in tempo i jihadisti tra le mura di casa.

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