L’astio e la violenza anti-stranieri sono piombati oggi all’improvviso nella politica tedesca. Henriette Reker, 58 anni, candidata sindaco di Colonia alle elezioni in programma domani e responsabile del dipartimento integrazione, è stata accoltellata mentre si trovava al mercato insieme ad altre quattro persone del suo staff. L’uomo che l’ha aggredita, un tedesco di 44 anni, ha detto di aver agito spinto da motivazioni xenofobe. È stato neutralizzato da un poliziotto in borghese e agli agenti ha subito urlato il suo odio per gli stranieri, ma si sta valutando anche se sia affetto da problemi mentali. Henriette Reker è stata colpita al collo, le ferite sono «serie» ma la sua vita non è in pericolo. Più grave una donna accoltellata insieme a lei. Candidata alla carica di sindaco come indipendente ma appoggiata dal partito cristiano-democratico della cancelliera Angela Merkel e da altri due partiti, Reker attualmente a Colonia è alla guida del dipartimento che si occupa di affari sociali e integrazione ed è responsabile del reperimento di alloggi per i rifugiati. La cancelliera ha dichiarato di essere scioccata dalla vicenda mentre il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maiziere ha definito l’attacco "terribile e vigliacco".
Comunque, hanno fatto sapere le autorità locali, a Colonia le elezioni del sindaco domani si terranno regolarmente. Intanto si cerca di capire meglio la personalità dell’aggressore di cui non sono state rese note le generalità. Residente a Colonia, ha detto ai poliziotti di essere disoccupato da diversi anni. Il responsabile delle indagini per la polizia Norbert Wagner ha spiegato che l’obiettivo non è stato scelto a caso."Voleva colpire proprio Reker e l’ha fatto perché ce l’ha con gli stranieri", ha detto Wagner aggiungendo che l’uomo sembra aver agito da solo e non avrebbe precedenti penali. Dal canto suo il capo degli inquirenti Ulf Willuhn ha tenuto a precisare che si sta prima di tutto accertando se la xenofobia sia effettivamente il motivo primario che ha mosso la mano dell’accoltellatore o se in qualche modo anche le sue condizioni mentali abbiano avuto un ruolo determinante. Tant’è che si sta predisponendo una valutazione psichiatrica. Aggressioni armate a personalità politiche in Germania accadono molto di rado. Ma due casi estremamente rilevanti non possono essere dimenticati. Nell’ottobre 1990 l’allora ministro dell’Interno Wolfgang Schaeuble fu ferito a colpi d’arma da fuoco da uno squilibrato mentre era in campagna elettorale e da allora è paralizzato.
Pochi mesi prima, in aprile, una donna con problemi psichiatrici aveva accoltellato proprio a Colonia Oskar Lafontaine, che all’epoca era uno dei più importanti esponenti del partito socialdemocratico. Colpito alla gola, Lafontaine si salvò e tornò in campo nel giro di poche settimane.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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