In Bangladesh cresce l’allarme per il coronavirus a causa di un potenziale “focolaio-bomba” creatosi recentemente: il funerale di un leader islamista che ha visto la partecipazione di "quasi 100mila persone", in barba al lockdown in vigore nel Paese. Dallo scorso 26 marzo è infatti vigente nello Stato musulmano il blocco delle attività non essenziali e il divieto di assembramenti di più di cinque persone all’interno delle moschee. Tali restrizioni sono state però platealmente violate durante la cerimonia funebre celebrata questo sabato, mentre la nazione asiatica registra 2456 infezioni e 91 morti da Covid.
Le esequie incriminate si sono svolte nella città di Brahmanbaria, nell’est del Paese, in onore di Maulana Jubayer Ahmed Ansari, influente capo religioso nonché esponente di spicco di un partito islamista locale.
I circa 100mila partecipanti al funerale, denuncia Fox News, erano letteralmente assiepati davanti al feretro, senza alcuna minima osservanza della distanza interpersonale di sicurezza anti-contagio, ed erano tutti privi di mascherine o di guanti.
Tale mega-raduno ha colto di sorpresa le autorità di pubblica sicurezza, in quanto, rivela l’emittente Usa citando il vice-commissario di polizia Hayat-ud-Doula Khan, i vertici della comunità musulmana avevano garantito in precedenza alle forze dell’ordine, al fine di farsi concedere l’autorizzazione a celebrare in pubblico il funerale, che sarebbero stati loro stessi a garantire l’osservanza del distanziamento sociale da parte dei partecipanti al rito funebre.
Le rassicurazioni in questione sono state però abbondantemente disattese dalle autorità religiose e gli agenti, una volta resisi conto della sconvolgente consistenza dell’assembramento in corso a Brahmanbaria, hanno cercato disperatamente, rimarca il network americano, di imporre alla folla il rispetto delle misure precauzionali anti-Covid.
I tentativi delle forze dell’ordine non sono tuttavia andati a buon fine, come testimoniano le parole dell’ufficiale di pubblica sicurezza Muhammad Alamgir Hossain, riportate sempre da Fox News: “Io e i mie uomini abbiamo più volte sollecitato i partecipanti al rito funebre a osservare il distanziamento sociale. Abbiamo anche lanciato alla folla appelli con megafoni per indurre quelle persone ad attenersi alle misure prudenziali. Malgrado tutti i nostri sforzi, non è stato possibile garantire il rispetto delle distanze di sicurezza da parte dei partecipanti al funerale. Non si può imporre la legge a decine di migliaia di individui”.
Gli apparati di sicurezza bengalesi hanno di conseguenza provveduto, fa sapere l’organo di informazione statunitense, ad avviare indagini sull’operato della polizia nel corso del mega-raduno andato in
scena sabato a Brahmanbaria, decretando subito la sospensione degli alti funzionari che non hanno allora disposto lo scioglimento della manifestazione religiosa e che non hanno ordinato agli agenti di disperdere la folla.
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