A Barcellona, dall'alba, migliaia di manifestanti indipendentisti catalani hanno bloccato diverse strade per protesta contro la decisione del governo spagnolo di tenere una riunione decentralizzata del Consiglio dei ministri, guidata dal primo ministro spagnolo Sánchez. La polizia ha arrestato complessivamente sette persone: sei per gli incidenti nella zona del Drassanes Reials, una settima perché trovata in possesso di materiale che poteva essere utilizzato per realizzare un ordigno incendiario o esplosivo.
Migliaia di catalani si sono dati appuntamento per le strade della città rispondendo all'appello dell'Assemblea nazionale della Catalogna, che aveva invitato i suoi sostenitori a manifestare in massa nel capoluogo della regione. Una ventina in tutte le vie bloccate a Barcellona. Decine di manifestanti si sono seduti sull'autostrada AP-7, che corre lungo la costa mediterranea, tenendo le mani in aria mentre la polizia in tenuta antisommossa li ha portati via dalla strada. Alcuni indossavano giubbotti fluorescenti, in un presunto riferimento agli attivisti francesi dei gilet gialli e al colore associato al movimento indipendentista catalano, il giallo.
Due i motivi alla base delle proteste. Da un lato l'anniversario delle elezioni del 2017 vinte - anche se solo con la maggioranza relativa - dal partito indipendentista della Catalogna. Dall'altro la decisione del primo ministro spagnolo Sánchez di tenere il cdm straordinario in città. Mossa che doveva essere un'apertura alle rivendicazioni della regione e che invece, al contrario, è stata accolta come una provocazione.
In programma alle 18 una grande manifestazione di diverse sigle separatiste che mirano non solo a boicottare la riunione di Gabinetto, ma anche a ottenere la liberazione e assoluzione dei leader indipendentisti ancora in carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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