La burocrazia a quanto pare è un virus diffuso in Europa. Mentre a Berlino impazzano le ricerche per catturare Anis A., il tunisino sospettato per l'attacco del mercato di Berlino e ancora in fuga, la polizia - pronta a fare un blitz - viene bloccata da un errore formale nel mandato.
La ricerca del terrorista di Berlino
Oltre centocinquanta poliziotti sono pronti ad agire a Emmerich, in Germania, ma la loro azione è ritardata a causa di "problemi di scrittura" nell'ordine delle autorità di compiere raid. Uno scherzo del destino delle democrazie occidentali costrette a fare i conti con la lotta al terrorismo da una parte e il sistema del diritto dall'altro. Quando si è i guerra si fa faticare a pensare che la polizia debba stare con le mani in mano invece di compiere il blitz per arrestare (forse) un terrorista, a causa di un errore formale.
Secondo i media tedeschi l'ordine dell'autorità che autorizza al raid non ha validità a causa di tali errori.
In precedenza, Rheinische Post aveva dato la notizia che la polizia aveva iniziato a perquisire una struttura di accoglienza per migranti ad Emmerich, dove avrebbe vissuto il tunisino sospettato di essere coinvolto nell'attentato di lunedì contro un mercato natalizio a Berlino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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