Boko Haram sogna un nuovo Califfato benedetto dall'Isis

I jihadisti nigeriani ricevono supporto tattico e strategico dallo Stato Islamico. In Siria decapitato un imam belga perché "troppo moderato". SOSTIENI IL REPORTAGE

Boko Haram sogna un nuovo Califfato benedetto dall'Isis

Il nome di Boko Haram è stato spesso associato a quello di un nuovo "Califfato" africano, ma ora l'eventualità che in Africa si stabilisca uno Stato che si ispiri ad Isis non sembra più così remota.

Sino a l'organizzazione jiahdista nigeriana si era distinta come gruppo terroristico votato alla lotta contro i valori occidentali e il Cristianesimo (il nome stesso significa "l'educazione occidentale è peccato"). Adesso gli esperti ritengono che possa innalzare le proprie ambizioni e mirare ad organizzarsi in un'entità statale vera e propria.

I miliziani jihadisti che hanno occupato il villaggio di Gulak, nel nord-est del Paese, hanno diffuso tra gli abitanti un messaggio inquietanti: questa volta siamo arrivati per restare. Come rivela il quotidiano The Independent, per la prima volta gli uomini di Boko Haram sembrerebbero più intenzionati a un'occupazione stabile del territorio che al saccheggio e alla diffusione del terrore. Agli abitanti è stato promesso che non avrebbero subìto alcun danno, ma che i jihadisti questa volta sarebbero rimasti.

Secondo esperti interpellati dal foglio britannico, Boko Haram avrebbe il controllo pressoché totale dello stato federato di Borno, nella Nigeria nord-orientale. Dopo la conquista della città di Gwoza, il mese scorso, il leader del gruppo Abubakar Shekau ha diffuso un videomessaggio in cui dichiarava che le zone conquistate non hanno ormai più "nulla a che fare con la Nigeria" e proclamava la nascita di un sedicente "Califfato Islamico".

Secondo i servizi di intelligence di mezzo mondo, inoltre, Boko Haram sarebbe appoggiato da Isis con l'offerta di assistenza tattica e strategica. Il Nigeria Security Service - un gruppo di esperti di sicurezza ed accademici - ha confermato che "se non si interviene rapidamente la Nigeria potrebbe trovarsi di fronte alla perdita praticamente improvvisa di una parte consistente del proprio territorio, in un modo che ricorda da vicino i successi fulminei di Isis in Medio Oriente".

Dallo stato di Borno giungono notizie preoccupanti: "Al momento, la maggior parte del nostro territorio è sotto il controllo di Boko Haram - spiega il Segretario di Stato Alhaji Baba Ahmad Jidda - La presenza delle autorità statali è praticamente inesistente quasi dappertutto. La minaccia alla sicurezza delle persone e delle cose è gravissima in tutti i territori controllati dai terroristi".

In molti iniziano a temere che l'esercito nigeriano non sia più in grado di fronteggiare la minaccia dei jihadisti, che ormai possono schierare anche mezzi corazzati ed armi pesanti. Le diserzioni sono all'ordine del giorno e nessuno crede più alle promesse di aiuto giunte da Washington e da Londra.

Boko Haram, al contrario, pare sempre più imbaldanzito dai successi di Isis in Medio Oriente e anche i delitti più efferati sembrano fomentarne le frange più estremiste: proprio ieri dalla Siria è giunta la notizia della decapitazione di un imam belga di origine marocchine.

Era considerato troppo moderato e così gli uomini del Califfato lo hanno ucciso accusandolo di spionaggio per l'Occidente. Ilias Zaouaj - questo il nome del religioso - aveva la "colpa" di cercare di convincere i jihadisti partiti per la Siria ad abbandonare la propria lotta e tornare indietro.

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