Jair Bolsonaro, neoeletto presidente del Brasile, ha annunciato che, una volta insediatosi ufficialmente alla guida del Paese sudamericano, ordinerà il trasferimento dell’ambasciata carioca in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Finora, soltanto gli Stati Uniti e il Guatemala hanno disposto il trasferimento nella “città santa” delle rispettive rappresentanze diplomatiche.
Bolsonaro, delineando ai media brasiliani la politica estera che intende sviluppare una volta insediatosi, ha promesso una “svolta” nei rapporti tra Brasile e Israele. Egli, infatti, dopo avere condannato la diplomazia “filopalestinese” promossa dai precedenti governi carioca di sinistra, ha dichiarato di volere stabilire una “solida alleanza” con l’esecutivo Netanyahu. Il primo passo verso il “riavvicinamento” tra la nazione sudamericana e lo Stato ebraico sarà proprio il trasferimento della rappresentanza diplomatica brasiliana da Tel Aviv a Gerusalemme.
Il neoeletto presidente ha affermato: “Intendo ribadire la promessa fatta in campagna elettorale. Una volta al governo, ordinerò lo spostamento della nostra ambasciata in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Lo Stato ebraico è una nazione sovrana e la sua capitale eterna è Gerusalemme. È tempo di mettere fine all’atteggiamento ipocrita osservato dai governi del passato.” L’annuncio di Bolsonaro ha immediatamente riscosso il plauso dell’esecutivo Netanyahu.
Il Primo ministro israeliano ha infatti espresso “soddisfazione” per la volontà del neoeletto leader carioca di rilanciare i rapporti tra Brasile e Stato ebraico: “Intendo complimentarmi con il mio amico Jair Bolsonaro, vincitore delle ultime presidenziali brasiliane, per la sua intenzione di trasferire a Gerusalemme l’ambasciata del proprio Paese. La decisione del neoeletto presidente è storica, legittima ed entusiasmante.” Il premier ha quindi esortato Bolsonaro a recarsi “al più presto” in visita di Stato in Israele.
L’annuncio del trasferimento della sede diplomatica è stato invece accolto con preoccupazione da diversi ambasciatori brasiliani in pensione. Ad esempio, Rubens Barbosa, ex rappresentante diplomatico carioca negli Stati Uniti, sostiene che la decisione di Bolsonaro rischia di pregiudicare le relazioni tra il Paese sudamericano e gli Stati arabi: “La scelta di spostare a Gerusalemme l’ambasciata brasiliana provocherà una dura reazione dei Paesi nordafricani e delle monarchie del Golfo, la quale si svilupperà inizialmente attraverso ritorsioni commerciali ai danni delle nostre esportazioni. Tali Paesi, ogni anno, acquistano una grande quantità dei nostri prodotti avicoli, per un valore di circa sei miliardi di dollari, e, di conseguenza, sono tra i principali partner commerciali del Brasile.
Trasferire a Gerusalemme la nostra ambasciata in Israele rischia quindi di indurre gli Stati arabi a sospendere gli acquisti di pollame brasiliano. Una ritorsione del genere provocherebbe un danno enorme alla nostra economia.”- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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