Con il partito di Boris Johnson che ottiene, secondo gli exit poll, una maggioranza nettissima, con 368 seggi nel parlamento rispetto ai 191 dei laburisti, anche la sterlina vola. La moneta del Regno Unito, secondo quanto riporta l'Agi, spicca il volo e guadagna il 2% dopo la pubblicazione dei primi exit poll. La valuta britannica ha guadagnato sull'euro, scambiando l'1,7% in rialzo a 1,20 euro. Nel giorno delle elezioni, la sterlina si attestava intorno agli 84,55 pence per euro. In generale, è stata una settimana in continuo rialzo per la sterlina britannica, in attesa dell'appuntamento elettorale di oggi. Come riportava Lapresse nei giorni scorsi, "il supporto continuo trovato dal pound, soprattutto nelle ultime due settimane, deriva da sondaggi elettorali che puntano su una vittoria confortevole del partito conservatore del premier Boris Johnson", sottolineava Ricardo Evangelista, analista senior di ActivTrades, aggiungendo che "se queste previsioni dovessero concretizzarsi, il Parlamento britannico approverà l'accordo di scissione dall'Ue e l'incertezza degli ultimi tre anni e mezzo verrà finalmente sostituita da una direzione più chiara per l'economia britannica. Questa è ovviamente una buona notizia per i mercati e spiega l'attuale appetito per la sterlina".
"Grazie a tutti in tutto il nostro grande Paese, a chi ha votato, a chi ha fatto il volontario, a chi si è presentato come candidato. Viviamo nella più grande democrazia del mondo" ha commentato Boris Johnson, in un tweet pubblicato dopo gli exit poll che assegnano ai conservatori una netta vittoria nelle elezioni. Sconfitta netta per i laburisti di Jeremy Corbyn. A tre anni dal risultato che vide la vittoria del Leave per l'uscita del Regno dall'Unione europea, il premier britannico Boris Johnson vuole mettere definitivamente la parola fine alle trattative con Bruxelles arrivando (finalmente) al termine del divorzio. E se la grande vittoria che si profila dagli exit poll dovesse trovare conferme, per Johnson si tratterebbe di un vero e proprio trionfo, mentre per i Labour sarebbe una sconfitta senza precedenti. La vittoria farebbe guadagnare ai Tories 51 seggi rispetto alle elezioni del 2017, mentre i laburisti perderebbero 71 scranni nella House of Commons. Terzo posto per il partito nazionalista scozzese, con 55 seggi. Frenata liberal-democratica a 13.
"Questo risultato, se gli exit poll si riveleranno accurati, rappresentano una vittoria fenomenale per i Tory" ha dichiarato a Sky News l'ex speaker della Camera dei Comuni, John Bercow.
Se confermata, aggiunge Bercow, sarebbe una vittoria che permetterebbe al premier Johnson di portare a compimento la "fase uno" del processo della Brexit "alla fine di gennaio", entro la data prefissata del 31 gennaio 2020. Per i conservatori si profila, dunque, una vittoria di portata storica.
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