Il Brasile adesso vira a destra: ​Bolsonaro è in largo vantaggio

Il candidato della destra stacca Fernando Haddad, l'erede di Lula. Ma per eleggere il presidente servirà il ballottaggio

Il Brasile adesso vira a destra: ​Bolsonaro è in largo vantaggio

Sono elezioni forse storiche quelle che il Brasile ha appena concluso. I sondaggi parlavano di un testa a testa tra Bolsonaro, candidato dell'estrema destra, e Fernando Haddad, il successore di Lula da Silva. E sebbene le prime proiezioni lascino pensare che alla fine servirà il secondo turno per determinare un vincitore, Bolsonaro dimostra di avere un vantaggio notevole sull'avversario.

Con il 70% dei seggi scrutinati, il candidato dell'estrema destra risulta al 48% mentre Haddad sarebbe intorno al 27%. Per poco Bolsonaro non è riuscito a portare a casa il risultato già al primo turno. "Il 28 si andrà in spiaggia", aveva detto ai giornalisti dopo aver votato nel suo seggio a Rio de Janeiro dicendosi convinto che non ci sarebbe stato bisogno del ballottaggio. Così non è andata. Intanto, però, ha già Bolsonaro spiegato chiaramente che non intende dare vita ad alcuna coalizione se dovesse prevalere: "Non ci saranno negoziati partitici. Ho già ricevuto l'appoggio dei parlamentari rurali ed evangelici: ci sono 350 deputati e senatori che stanno con noi". E ancora: "Noi accettiamo l’appoggio di chi, a titolo spontaneo e personale, vuole stare con noi. Non promettiamo niente in cambio, ma chiediamo che siano d’accordo sul principio di base; spazzare via la sinistra".

Nonostante il ballottaggio, il risultato lascia comunque pensare che il Brasile sia in procinto di invertire la rotta del Brasile dopo le presidenze di Lula e Dilma Roussef. L'esponente di spicco del Partito dei lavoratori, peraltro, esce sconfitta dalle elezioni per il Senato nello Stato di Minas Gerais. Secondo gli exit poll di Ibope, pubblicati sui siti web di vari media brasiliani, Rousseff avrebbe infatti ottenuto solo il 15% dei voti risultando al quarto posto. Troppo lontana dalla vetta per sperare nella conquista del seggio. Ora Haddad dovrò sperare di riconquistare terreno per il ballottaggio, dove spera di trovare "l’appoggio degli altri candidati moderati" e "di diverse personalità che hanno a cuore il futuro del Brasile" per creare una sorta di "resistenza democratica" alla destra. "Non possiamo gettare al vento 30 anni di conquiste civili della nostra democrazia", ha detto il candidato presidente dopo aver votato a San Paolo.

La strada èperò in salita. Bolsonaro in giornata aveva collezionato anche l'appoggio dell'ex calciatore Ronaldinho. "Per un Brasile migliore desidero la pace, la sicurezza e qualcuno che si ridia gioia. Ho scelto di vivere in Brasile e voglio un Brasile migliore per tutti", ha scritto il Pallone d'oro 2005 sul suo profilo Twitter.

Nella fotografia pubblicata in un profilo da 18 milioni di follower, Ronaldinho ha mostrato una sua fotografia con una maglietta col numero 17, il codice del candidato di destra per il voto elettronico. "Grazie mille Ronaldinho, è un onore", ha risposto sempre sui social il candidato presidente.

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