Polemiche contro il collettivo satirico di videomakers brasiliani "Portas dos Fundos", che su Netflix hanno trasmesso un discusso programma umoristico in cui Gesù è ritratto come gay. La mattina del 24 dicembre il gruppo è stato vittima di un attacco - ripreso dalle telecamere di videosorveglianza del posto - in cui sono state lanciate bombe molotov che non avrebbero causato né morti né feriti. Il video intitolato "La prima tentazione di Cristo", dalla durata di 46 minuti, è stato pubblicato da Netflix martedì 3 dicembre: le immagini hanno scatenato diverse proteste specialmente tra evangelici e cattolici. Addirittura migliaia di persone hanno firmato una petizione per chiederne il ritiro.
"Netflix è posseduto"
Henrique Soares da Costa, il vescovo di Pernambuco, ha annunciato di aver annullato l'abbonamento alla piattaforma che a suo giudizio sarebbe "posseduta dalla forza demoniaca". Il video inoltre è stato definito una "blasfemia volgare e irrispettosa". Portas dos Fundos ha fatto sapere sul proprio profilo Twitter che "una delle guardie di sicurezza è riuscita a controllare il principio del fuoco e non è rimasta ferita anche se l'azione ha messo in pericolo diverse vite innocenti in strada". Il gruppo ha ribadito di condannare "qualsiasi atto di violenza e ha messo a disposizione delle autorità le riprese della telecamera di sicurezza e si aspetta che i responsabili degli attacchi vengano individuati e puniti". Tuttavia al momento la priorità è rappresentata dalla "sicurezza dell'intero team che lavora con noi". Infine hanno voluto lanciare un messaggio chiaro: "Per ora prevediamo che andremo avanti, più uniti, più forti, più ispirati e fiduciosi che il paese sopravviverà a questa tempesta di odio e l'amore prevarrà insieme alla libertà di parola".
O Porta dos Fundos condena qualquer ato de violência e, por isso, já disponibilizou as imagens das câmeras de segurança para as autoridades e espera que os responsáveis pelos ataques sejam encontrados e punidos.
— Porta dos Fundos (@portadosfundos) December 24, 2019
Sulla vicenda si era espresso Edoardo Bolsonaro, figlio del premier Jair: "Siamo a favore della libertà di espressione, ma vale la pena attaccare la fede dell'86% della popolazione?".
Più dura era stata invece la presa di posizione da parte del deputato Julio Cesare Ribeiro: "In questo film, nostro Signore Gesù viene mostrato come omosessuale. In più, i discepoli sembrano degli ubriaconi. Inammissibile! Si tratta di una presa in giro verso i cattolici e gli evangelici".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.