Brexit, bocciati ai 4 piani alternativi. Adesso il "no deal" è più vicino

La Camera dei Comuni boccia anche le quattro proposte alternative al piano May per la Brexit

Brexit, bocciati ai 4 piani alternativi. Adesso il "no deal" è più vicino

Ora un "no deal" sembra quasi inevitabile. La Brexit continua a tendere banco nel Regno Unito e a lasciare col fiato sospeso l'intera Europa. Dopo i voti contrari del Parlamento inglese ai testi dell'accordo portati avanti da Theresa May, stasera anche le quattro ipotesi alternative al piano della premier sono state bocciate.

L'emendamento presentato dal deputato Ken Clarke, che invitava il Regno Unito a negoziare un'unione doganale permanente con l'Ue dopo la Brexit, è stato respinto per tre voti (favorevoli 273, contrari 276); un secondo, presentato dal deputato laburista Peter Kyle, secondo cui qualsiasi accordo di ritiro deve essere confermato con un referendum popolare, è stato respinto per 12 voti (favorevoli 280, contrari 292); un terzo, presentato da Johanna Cerry, che attribuiva poteri sovrani al Parlamento sul governo e chiede di cercare una ulteriore proroga dell'Articolo 50, è stato respinto per 101 voti (favorevoli 191, contrari 292); il quarto, presentato da Nick Boles, è stato respuinto per 21 voti (favorevoli 261, contrari 282): proponeva la soluzione denominata Mercato comune 2.0, ovvero 'Norvegia Plus' e chiedeva (oltre alla libera circolazione) il ritorno del Regno Unito nell'Efta (l'Accordo europeo di libero scambio fondato proprio da Londra nel 1960 prima dell'adesione alla Comunità europea nel 1973) e quindi la permanenza nel mercato unico Ue come tutti i membri (insieme a Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera) attraverso il trattato sullo Spazio Economico europeo (accordi ad hoc con la Svizzera).

E così, pochi minuti dopo la notizia dei quattro voti negativi, è arrivato immediato il commento di Guy Verhofstadt, portavoce del Parlamento europeo per la Brexit.

"La Camera dei Comnuni ha votato contro tutte le opzioni", ha scritto su Twitter, "Mercoledì il Regno Unito ha l'ultima possibilità di rompere l'impasse o affrontare l'abisso". Il più probabile degli esiti, ora, sembra proprio quello dell'hard Brexit. Un no deal "quasi inevitabile".

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