Sulla Brexit spunta la proroga. C'è l'accordo tra i 27 leader dei Paesi Ue che in vertice in serata hanno concesso a Londra tempo fino al 22 maggio per abbandonare Bruxelles. Il patto è condizionato però al voto positivo da parte del parlamento inglese. In caso di bocciatura, il governo inglese dovrebbe comunicare quali sono i suoi paini in vista del voto per le Europee del prossimo 26 maggio. La comunicazione su questo punto delicato deve arrivare entro e non oltre il prossimo 12 aprile. Un portavoce di Downing Street ha fatto sapere qual è la posizione del primo ministro: "Theresa May non consentirà mai la revoca dell’articolo 50 sulla notifica dell’uscita del Regno Unito dall’Ue e la cancellazione della Brexit".
E su questo punto, sempre il portavoce ha ribadito la linea di Londra: "Il primo ministro ha chiarito da tempo che non attuare il risultato del referendum sarebbe un fallimento della nostra democrazia e un irreparabile danno alla fiducia pubblica, qualcosa che non può consentire". Insomma tra Bruxelles e la Gran Bretagna prosegue il braccio di ferro senza esclusione di colpi. La stabilità del governo della May di fatto è appesa a un filo.
Già alcuni passaggi parlamentari sulla Brexit hanno avuto il sapore della bocciatura per il primo ministro. Ma per il momento l'ipotesi voto anticipato resta lontana. Entro il 22 maggio la May si gioca la partita decisiva. Per Londra e per il suo stesso governo...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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