"Penso che se avessimo un secondo referendum sull'appartenenza all'Ue la questione sarebbe chiusa per una generazione. La percentuale che voterebbe per uscire la prossima volta sarebbe molto più grande dell'ultima volta". Parola di Nigel Farage, ex leader dell'Ukip, che ritorna a parlare di Brexit dopo che l'ex premier Tony Blair ha chiesto un secondo voto sull'accordo finale sull'uscita dall'Unione Europea.
Farage, a Channel Five, ha auspicato che "Blair possa scomparire nell'oscurità più totale". "Quello che è certo -ha aggiunto- è che i Clegg, i Blair, gli Adonis non si rassegneranno mai. Andranno a vanti a lamentarsi e a frignare per tutta la durata di questo processo". Un'ipotesi subito respinta dalla premier conservatrice Theresa May, che, per bocca di un suo portavoce, ha escluso la possibilità di indire un secondo referendum sulla Brexit. "Sarebbe un tradimento agli elettori", ha detto e potrebbe anche avere conseguenze negative sui negoziati con Bruxelles.
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